Eccolo, lo spettacolo del tennis mondiale, con il nostro Jannik Sinner che trionfa a Wimbledon... e subito arrivano i musoni dell’erba tagliata storta!
la Satira di Luigi Palamara
Ah, l'Inghilterra, la patria del fair play... che però, quando perde, sembra diventare la patria del fair piagnisteo! E in prima fila troviamo certi giornalisti inglesi e il solito Nick Kyrgios, con il loro arsenale di allusioni, ombre e... asterischi! Ma dài!
Ridiamoci sopra.
Ma voi pensateci: Jannik Sinner, questo ragazzo silenzioso, educato, pulito come una racchetta nuova di fabbrica, che arriva sul Centrale di Wimbledon e batte tutti, pure Alcaraz, come se stesse giocando una partitella a San Candido tra la neve…
E subito: "Non doveva nemmeno giocare!"
Ma che siamo, a "Chi vuol essere un rosicone?"
> “Una giornata cupa per il tennis”, scrive Oliver Holt.
Cupa? Ma che hai visto, l’eclissi o la finale di Wimbledon?!
Cupa è la tua digestione, Oliver, non la vittoria di Sinner.
E poi l’altro, Oliver Brown, che parla di “bagaglio di sofferenza”.
Certo che c’ha un bagaglio… ha vinto Wimbledon! Ha portato in Italia il titolo più prestigioso del tennis! Altro che zaino, questo s’è caricato l’intero sport sulle spalle!
Il doping? Basta gettare fango!
Oh, e poi parliamo della questione doping…
Sinner ha scontato i tre mesi imposti dalla giustizia sportiva per una contaminazione minima e non intenzionale. Non ha fatto ricorso, non ha pianto, non ha lanciato racchette: ha accettato, ha rispettato, ha lavorato.
E adesso? Dopo che ha vinto da campione, volete attaccarlo?
> È come se un corridore vincesse la maratona e uno urlasse:
“Sì ma ieri ha mangiato i fusilli col tonno! Asterisco!!”
E Kyrgios? L’uomo-asterisco…
Kyrgios, lo stilista delle polemiche, pubblica un asterisco.
Ma Nick, dai… tu sei come il Grillo Parlante dei social: non giochi, ma commenti tutto.
Solo che il Grillo Parlante dava consigli, tu semini frecciatine manco fossi a una sfilata di moda tossica.
Imparare a perdere
Signori, bisogna saper perdere, così come bisogna saper vincere.
E Jannik Sinner ci ha insegnato entrambe le cose:
ha perso con dignità,
e ha vinto con umiltà.
Non ha bisogno di esultanze esagerate, non ha bisogno di asterischi, non ha bisogno di difendersi: parla il suo tennis.
Ed è un italiano che ha scritto la storia.
Attaccare Sinner oggi, è come dire che la Torre di Pisa è brutta perché pende:
la verità è che pende… verso l’alto!
E allora, caro Oliver, caro Nick, cara stampa inglese stonata come una chitarra rotta:
se non vi va giù Sinner… bevetevi un tè e ingoiate la classe.
La classe, quella sì, non ha bisogno di asterischi.
Bisogna saper perdere ... una canzone ci richiama la parte nobile dell'animo delle persone quelle vere.
La Satira di Carta Straccia. NEWS
#janniksinner
#tennis
#vittoria
#sconfitta
#vita
#sport
#wimbledon
1 Commenti
Lascia il tuo commento su cosa pensi di Jannik Sinner.
RispondiElimina