Buon compleanno, Giuseppe. Sii felice!!!

Buon compleanno, Giuseppe. Sii felice!!!


C’è chi misura la vita nei giorni di festa, e chi invece nelle cicatrici che la fatica lascia addosso. Giuseppe appartiene alla seconda razza: quella di chi non si limita a vivere, ma si prende la responsabilità di far vivere anche gli altri, caricandosi il peso di una comunità, di una città, di una terra.

Non si diventa Sindaco per caso. Ci si diventa per ambizione, certo, ma soprattutto per quella forma di ostinazione che ha qualcosa di arcaico e di moderno insieme: la convinzione che, nonostante tutto, questa città valga ancora la pena di essere amata. Ed è in quell’amore, che spesso brucia più delle ingiustizie subite, che si riconosce il volto vero di un uomo.

E allora oggi, Giuseppe, mentre spegni una candela che pesa come un macigno — perché ogni anno da primo cittadino vale doppio, se non triplo — ricordati che la tua felicità non è una colpa. È un dovere. Perché non è solo tua: appartiene ai tuoi figli che ti guardano crescere mentre tu li cresci, a tua moglie che divide con te silenzi e tempeste, agli amici che hanno visto quante volte hai trattenuto la rabbia, e a questa città che non smette di essere madre ingrata e figlia capricciosa.

Le tue lacrime, quelle che non riuscivi a fermare, erano un gesto politico più di mille comizi: mostravano che dietro la fascia tricolore c’è un uomo, e dietro l’uomo un figlio di questa terra che ha scelto di non abbandonarla. Una scelta che, qui, equivale a un atto di eroismo.

Non illuderti: questa città non ti restituirà tutto ciò che le hai dato. Ma il suo respiro, se oggi ancora non è un rantolo, è anche merito tuo. E questo basta. Perché chi ama non chiede indietro.

Buon compleanno, Giuseppe. Che tu abbia la forza di continuare a ridere, anche con il peso del mondo addosso.

Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 18 settembre 2025

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#auguri
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@luigi.palamara Buon compleanno, Giuseppe. Sii felice!!! C’è chi misura la vita nei giorni di festa, e chi invece nelle cicatrici che la fatica lascia addosso. Giuseppe appartiene alla seconda razza: quella di chi non si limita a vivere, ma si prende la responsabilità di far vivere anche gli altri, caricandosi il peso di una comunità, di una città, di una terra. Non si diventa Sindaco per caso. Ci si diventa per ambizione, certo, ma soprattutto per quella forma di ostinazione che ha qualcosa di arcaico e di moderno insieme: la convinzione che, nonostante tutto, questa città valga ancora la pena di essere amata. Ed è in quell’amore, che spesso brucia più delle ingiustizie subite, che si riconosce il volto vero di un uomo. E allora oggi, Giuseppe, mentre spegni una candela che pesa come un macigno — perché ogni anno da primo cittadino vale doppio, se non triplo — ricordati che la tua felicità non è una colpa. È un dovere. Perché non è solo tua: appartiene ai tuoi figli che ti guardano crescere mentre tu li cresci, a tua moglie che divide con te silenzi e tempeste, agli amici che hanno visto quante volte hai trattenuto la rabbia, e a questa città che non smette di essere madre ingrata e figlia capricciosa. Le tue lacrime, quelle che non riuscivi a fermare, erano un gesto politico più di mille comizi: mostravano che dietro la fascia tricolore c’è un uomo, e dietro l’uomo un figlio di questa terra che ha scelto di non abbandonarla. Una scelta che, qui, equivale a un atto di eroismo. Non illuderti: questa città non ti restituirà tutto ciò che le hai dato. Ma il suo respiro, se oggi ancora non è un rantolo, è anche merito tuo. E questo basta. Perché chi ama non chiede indietro. Buon compleanno, Giuseppe. Che tu abbia la forza di continuare a ridere, anche con il peso del mondo addosso. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 18 settembre 2025 #buoncompleanno #auguri #giuseppefalcomatà #reggiocalabria #sindaco ♬ suono originale - Luigi Palamara

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