Calabria, la sfida di Tridico: il professore che vuole scalzare il potere logoro.

Calabria, la sfida di Tridico: il professore che vuole scalzare il potere logoro.
L'Editoriale di Luigi Palamara


In Calabria la politica non è mai stata una passeggiata di salute, ma piuttosto un esercizio di sopravvivenza. Qui le urne hanno sempre premiato chi controllava le leve del potere, chi sapeva tenere insieme clientele e fedeltà, più che chi prometteva riforme e visioni. Eppure, questa volta, qualcosa scricchiola.

Pasquale Tridico, economista con la barba da professore e la calma da burocrate, si presenta come il volto nuovo del centrosinistra, o meglio di quel “campo largo” che sembra più un’arca di Noè: dentro c’è il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, i Verdi, perfino i renziani convertiti all’unità. Tutti insieme, con la stessa speranza: strappare la Calabria al centrodestra.

Il suo avversario, Roberto Occhiuto, non è un neofita. Ha governato la Regione, ha consolidato il consenso, ha saputo usare la macchina del potere. Ma oggi porta addosso l’usura del comando, le macerie di una sanità commissariata e la polvere delle inchieste giudiziarie. È questo il suo tallone d’Achille: un popolo stanco delle promesse mancate, degli ospedali chiusi, dei treni che non passano, delle strade che franano.

Tridico gioca la carta della competenza e della sobrietà, due qualità rare in politica e ancor più rare in Calabria. Ma basteranno? Qui non vince chi ha le idee migliori, bensì chi riesce a convincere il cittadino che non si tratta dell’ennesima illusione. Il professore dovrà trasformarsi in tribuno, parlare la lingua dei paesi, degli anziani in fila al pronto soccorso, dei giovani che fanno la valigia.

È una sfida impari, ma non impossibile. Perché quando l’aria cambia, cambia in fretta. E la Calabria, terra di rassegnazione e improvvise ribellioni, sa sorprendere. Se Tridico riuscirà a incarnare la promessa di un cambiamento reale, allora Occhiuto potrebbe scoprire che il potere non è eterno. Ma se cadrà nella trappola delle formule astratte e delle alchimie di partito, sarà solo l’ennesimo nome da aggiungere all’elenco dei sognatori sconfitti.

Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 18 settembre 2025

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