Il (falso) caso Kirk al Comune di Reggio Calabria: c'è veramente bisogno di scomodare i "simboli" altrui?
Il 22 settembre 2025 in Consiglio Comunale a Reggio Calabria, il consigliere Massimo Ripepi ha chiesto un minuto di silenzio per Charlie Kirk, l’attivista americano recentemente assassinato. La proposta non è stata accolta e si è aperta una polemica politica dai toni accesi. Ripepi ha denunciato: «Il Consiglio sotto il diktat del PD rifiuta un minuto di silenzio per Charlie Kirk: vergognoso tradimento dei valori cristiani».
In verità, la questione sollevata da Ripepi evidenzia un altro aspetto: il rischio che il nostro Paese imbocchi una deriva prima di tutto culturale. Non serve scomodare simboli sconosciuti fino al giorno prima per infiammare piazze e social. Non serve farlo soprattutto se il risultato è quello di alimentare una spirale di violenza che non è soltanto fisica, ma sempre più spesso verbale.
Kirk – di cui in Italia quasi nessuno (compresi i politici) aveva mai sentito parlare fino al giorno prima del suo omicidio – merita di riposare in pace. E fermo restando che il gesto compiuto da chi lo ha ucciso è da condannare senza esitazioni, la nostra riflessione dovrebbe volgere altrove.
Il rischio che corre l’Italia non è quello di importare miti effimeri d’oltreoceano, ma di perdere di vista i problemi veri, quelli che segnano le nostre giornate: il lavoro che manca, la sanità che arranca, le famiglie che faticano a tenere insieme i pezzi.
Abbiamo una cultura diversa da quella americana, meno “pistolera”, meno intrisa di quella logica da Far West che trasforma il conflitto in duello. Siamo un Paese che ha ancora, nel profondo, la capacità di rispondere alle idee con altre idee, alle parole con altre parole. L’arma più potente che possediamo non è di ferro e polvere da sparo: è la cultura.
Per questo non servono scorciatoie simboliche, né crociate improvvisate. Serve tornare al confronto, alla fatica del ragionare insieme, all’ascolto reciproco. Perché è lì che si misura la democrazia: non nel gridare più forte, ma nel costruire soluzioni più giuste.
@luigi.palamara Marra:"Adottato parametro non dissimile rispetto ad altri precedenti casi" VIDEO Intervento e intervista a Massimo Ripepi e interventi del Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria Enzo Marra e del consigliere Giuseppe Marino Il Presidente spegne le polemiche sul mancato minuto di silenzio per Charlie Kirk. "Pur riconoscendo la gravità e l'efferatezza dell'omicidio di Charlie Kirk, con l'aggravante di considerare il fatto come un attentato alla libertà di pensiero, che questa amministrazione considera sacra ed inviolabile, si è ritenuto di non concedere un minuto di silenzio, per quanto concerne avvenimenti americani - seppur impattanti nel contesto internazionale - i cui risvolti sono stati già ampiamente strumentalizzati sotto l’aspetto politico anche in Italia" - lo ha dichiarato il Presidente del Cosniglio comunale Enzo Marra, aggiungendo: "si è, pertanto, adottato un parametro di valutazione non dissimile rispetto a quello adottato tre anni fa, in occasione della morte di cinque persone per l’assalto al Campidoglio Capitol Hill a Washington, o più recentemente, quando una deputata del Partito Democratico del Minnesota, insieme a suo marito, anch’egli politico democratico (il Senatore John Hoffman), furono uccisi per motivi politici. Ebbene, pur nella consapevolezza della drammaticità di quegli eventi, non si ritenne opportuno avanzare alcuna richiesta di “minuto di silenzio” per le ragioni testé evidenziate, ossia per evitare il rischio di facili strumentalizzazioni". "Questa presidenza - conclude - nel ribadire la ferma condanna di ogni forma di violenza fisica e/o verbale, senza distinzione alcuna di orientamenti politici, sociali, culturali e sessuali, si augura che la polemica odierna possa ritenersi definitivamente chiusa". #enzomarra #reggiocalabria #charliekirk ♬ suono originale - Luigi Palamara
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