Il pettegolezzo al posto della politica

Il pettegolezzo al posto della politica

L'Editoriale di Luigi Palamara


Quando la politica non ha argomenti, si rifugia dove può: nel chiacchiericcio da bar di bassa lega, nel dileggio gratuito, nell’ironia che scivola facilmente nell’irrispettoso. È quanto accaduto nelle ultime ore, con le parole di Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, che ha pensato bene di trasformare un compleanno – quello del professor Pasquale Tridico, un calabrese che ha onorato la Calabria tutta – in occasione di scherno.

Scrive la Straface: Terra mia, le mie radici, cuore mio, infinita bellezza, Calabria amore mio. Da settimane il candidato del centrosinistra ci manifesta con grande insistenza e ripetitività il suo amore per la Calabria, come se avesse qualcosa da dimostrare o da farsi perdonare. [...] Oggi nella nostra Regione è una bella domenica di sole, è 21 settembre, siamo in piena campagna elettorale, ed è anche il compleanno di Pasquale Tridico. Auguri al professore, e una piccola curiosità: in quale splendida località della nostra Calabria sta festeggiando i suoi 50 anni?

La chiosa sarcastica è evidente: un augurio che non augura, un complimento che sa di puntura velenosa. Ma se questa è la cifra della polemica politica, se il confronto pubblico si riduce a pettegolezzo e insinuazioni, allora davvero stiamo assistendo al crepuscolo della dignità istituzionale.

Personalmente liquido l’episodio con una frase secca: “Non è politica, è teatro delle ombre”. Ed ancora più direttamente e con brutale schiettezza: “Non ci si prende gioco di un uomo che celebra le proprie radici. Non ci si prende gioco di un calabrese che ha onorato la sua terra con il lavoro e con l’impegno”.

E qui sta il punto. Non si tratta di idolatrare Tridico, né di sottrarlo alla critica politica – che è legittima, necessaria e doverosa. Ma la critica è un conto, l’allusione velenosa un altro. La prima illumina, la seconda avvelena. La prima contribuisce al dibattito, la seconda lo degrada.

Che la Calabria sia terra di passioni accese e dialettiche aspre è storia nota. Ma trasformare la competizione elettorale in una sfida a chi colpisce più basso, più ironico, più pungente, è un insulto non solo al buon senso, ma alla stessa intelligenza dei calabresi.

E allora, il vero augurio da fare a Tridico non è soltanto per i suoi cinquant’anni. È che, in questa campagna elettorale, possa misurarsi con avversari che abbiano argomenti, idee, programmi. Non con chi, a corto di visione, sostituisce la politica con il pettegolezzo.

"Auguri, Presidente Tridico. Tu ami la Calabria, e la Calabria – insieme a tutti i veri calabresi – ti ama, ti stima e ti ammira.".

Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati

Reggio Calabria 21 settembre 2025

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