Il ritorno dell’ora solare, e il tempo che ci attraversa

Il ritorno dell’ora solare, e il tempo che ci attraversa
di Luigi Palamara


Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2025 tornerà l’ora solare. Alle tre del mattino le lancette dovranno essere riportate indietro di un’ora. È un gesto semplice, quasi banale, che compiamo ogni anno. Eppure in esso si nasconde un pensiero più profondo: l’uomo che crede di piegare il tempo, e invece si accorge che è il tempo a piegare lui.

Al mattino ci sarà restituita un’ora di luce, e i primi raggi accompagneranno chi si alza presto, come una carezza che rende meno duro l’autunno. Ma la sera calerà più in fretta, e con essa le strade si svuoteranno, i vicoli si faranno muti, le case torneranno ad accogliere ombre e silenzi.

Gli scienziati avvertono che il nostro corpo fatica ad adattarsi: il cuore, il sonno, i pensieri si scompongono come in una musica improvvisamente stonata. E ci ricordano che la vita è fragile, che basta un’ora per turbare il ritmo segreto con cui conviviamo da sempre con la luce e il buio.

Il ritorno dell’ora solare non è dunque solo un fatto pratico, ma una piccola metafora. Ci mostra come la luce non serva solo a vedere, ma a stare insieme, a trattenere più a lungo la vita nelle piazze e nelle strade. Ci rivela quanto il buio ci separi, ci richiuda, ci costringa a guardarci dentro.

Ogni ottobre, con questo rito, il tempo ci insegna ancora una volta che non è nostro possesso ma nostra dimora. E che vivere significa accettarlo, ora dopo ora, come un dono e come una prova.

Luigi Palamara Tutti I diritti riservati

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