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Infantino, le radici e la piccola miseria della politica reggina

Infantino, le radici e la piccola miseria della politica reggina.
L'Editoriale di Luigi Palamara


Esiste sempre qualcosa di paradossale nel rapporto che un uomo mantiene con la sua terra. Quando la abiti, ti soffoca; quando te ne allontani, ti manca. Gianni Infantino, figlio di Reggio Calabria e oggi presidente della Fifa, ha ricordato questo destino comune con parole semplici e definitive: «Sapere da dove vieni, conoscere le tue radici e avere le ali per volare». Non sono le frasi costruite di un burocrate del pallone. Sono le lacrime di un uomo che, salendo sul palco della sua città, ha ritrovato il padre e l’infanzia, la nostalgia e l’orgoglio.

Eppure, anche nelle giornate che dovrebbero unirci, questa terra conosce la zavorra della sua miseria politica. Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha votato all’unanimità per conferirgli la cittadinanza onoraria, eppure una parte della minoranza era assente (tranne il consigliere Demetrio Marino). Hanno detto “sì” ma non hanno trovato il tempo, né il coraggio, di esserci. È il ritratto impietoso di una classe politica che si compiace del gesto ma rifugge dalla presenza, che non comprende che un onore senza testimoni diventa un onore dimezzato.

È l’ennesima prova di una provincia che non sa riconoscere i suoi figli migliori, se non quando li ha già perduti. Uno scandalo: che ipocrisia, che vile indifferenza, quella di chi applaude a distanza e non si sporca le scarpe per stare in mezzo al popolo. L’assenza dei consiglieri è un dettaglio simbolico: in Calabria la felicità non è mai collettiva, ma privata, struggente, malinconica.

Infantino, invece, non ha bisogno di questa politica malata per esistere. Le sue lacrime lo hanno già reso eterno nella memoria di chi c’era. Ha pianto per il padre, per la sua gente, per quella nostalgia che non ti lascia mai, che tu sia operaio emigrato in Svizzera o presidente del calcio mondiale.

Reggio Calabria ha vissuto una pagina che resterà nella storia, e chi non ha voluto esserci ha perso l’unico appuntamento in cui la città, per una volta, non era periferia, ma centro.

Alla fine resta questo: un uomo che, partito da una terra ingrata, ha saputo conquistarne l’orgoglio con la sua carriera. E una città che, per l’ennesima volta, ha mostrato il suo doppio volto: capace di commuoversi fino alle lacrime, ma incapace di liberarsi da quella pigrizia e da quella miopia che la condannano all’irrilevanza. Gianni Infantino se ne andrà di nuovo nel mondo. Reggio Calabria, invece, resterà sempre qui: a rimpiangere le occasioni che non ha saputo vivere fino in fondo.

Luigi Palamara Tutti I diritti riservati Reggio Calabria 6 settembre 2025

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@luigi.palamara Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino. Le motivazioni. Sabato 6 settembre la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino Reggio Calabria Sabato 6 settembre 2025 alle ore 11 presso la sala del Consiglio comunale "Pietro Battaglia" di Palazzo San Giorgio si è tenuta la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Giovanni Vincenzo Infantino, presidente della Fifa. #guanniinfantino #fifa #giuseppefalcomatà #reggiocalabria #cittadinanzaonoraria ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara Sabato 6 settembre la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino introduzione e intervento di Giuseppe Falcomatà Sindaco di Reggio Calabria Reggio Calabria Sabato 6 settembre 2025 alle ore 11 presso la sala del Consiglio comunale "Pietro Battaglia" di Palazzo San Giorgio si è tenuta la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Giovanni Vincenzo Infantino, presidente della Fifa. #guanniinfantino #fifa #giuseppefalcomatà #reggiocalabria #cittadinanzaonoraria ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara L' intervento del Presidente della FIFA Gianni Infantino. Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino. Sabato 6 settembre la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino Reggio Calabria Sabato 6 settembre 2025 alle ore 11 presso la sala del Consiglio comunale "Pietro Battaglia" di Palazzo San Giorgio si è tenuta la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Giovanni Vincenzo Infantino, presidente della Fifa. #guanniinfantino #fifa #giuseppefalcomatà #reggiocalabria #cittadinanzaonoraria ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara Le interviste al Presidente della FIFA Gianni Infantino e a Giuseppe Falcomatà Sindaco di Reggio Calabria Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino. Sabato 6 settembre la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Gianni InfantinoL' intervento del Presidente della FIFA Gianni Infantino. Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino. Sabato 6 settembre la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Gianni Infantino Reggio Calabria Sabato 6 settembre 2025 alle ore 11 presso la sala del Consiglio comunale "Pietro Battaglia" di Palazzo San Giorgio si è tenuta la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria a Giovanni Vincenzo Infantino, presidente della Fifa. #guanniinfantino #fifa #giuseppefalcomatà #reggiocalabria #cittadinanzaonoraria ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara Infantino, le radici e la piccola miseria della politica reggina L'Editoriale di Luigi Palamara Esiste sempre qualcosa di paradossale nel rapporto che un uomo mantiene con la sua terra. Quando la abiti, ti soffoca; quando te ne allontani, ti manca. Gianni Infantino, figlio di Reggio Calabria e oggi presidente della Fifa, ha ricordato questo destino comune con parole semplici e definitive: «Sapere da dove vieni, conoscere le tue radici e avere le ali per volare». Non sono le frasi costruite di un burocrate del pallone. Sono le lacrime di un uomo che, salendo sul palco della sua città, ha ritrovato il padre e l’infanzia, la nostalgia e l’orgoglio. Eppure, anche nelle giornate che dovrebbero unirci, questa terra conosce la zavorra della sua miseria politica. Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha votato all’unanimità per conferirgli la cittadinanza onoraria, eppure una parte della minoranza era assente (tranne il consigliere Demetrio Marino). Hanno detto “sì” ma non hanno trovato il tempo, né il coraggio, di esserci. È il ritratto impietoso di una classe politica che si compiace del gesto ma rifugge dalla presenza, che non comprende che un onore senza testimoni diventa un onore dimezzato. È l’ennesima prova di una provincia che non sa riconoscere i suoi figli migliori, se non quando li ha già perduti. Uno scandalo: che ipocrisia, che vile indifferenza, quella di chi applaude a distanza e non si sporca le scarpe per stare in mezzo al popolo. L’assenza dei consiglieri è un dettaglio simbolico: in Calabria la felicità non è mai collettiva, ma privata, struggente, malinconica. Infantino, invece, non ha bisogno di questa politica malata per esistere. Le sue lacrime lo hanno già reso eterno nella memoria di chi c’era. Ha pianto per il padre, per la sua gente, per quella nostalgia che non ti lascia mai, che tu sia operaio emigrato in Svizzera o presidente del calcio mondiale. Reggio Calabria ha vissuto una pagina che resterà nella storia, e chi non ha voluto esserci ha perso l’unico appuntamento in cui la città, per una volta, non era periferia, ma centro. Alla fine resta questo: un uomo che, partito da una terra ingrata, ha saputo conquistarne l’orgoglio con la sua carriera. E una città che, per l’ennesima volta, ha mostrato il suo doppio volto: capace di commuoversi fino alle lacrime, ma incapace di liberarsi da quella pigrizia e da quella miopia che la condannano all’irrilevanza. Gianni Infantino se ne andrà di nuovo nel mondo. Reggio Calabria, invece, resterà sempre qui: a rimpiangere le occasioni che non ha saputo vivere fino in fondo. Luigi Palamara Tutti I diritti riservati Reggio Calabria 6 settembre 2025 #guanniinfantino #giuseppefalcomatà #cittadinanzaonoraria #editoriale #luigipalamara ♬ suono originale - Luigi Palamara

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