La delusione di Musolino e l’ambiguità del Comune. Res Tauro: la vittoria dei lupi, il silenzio degli agnelli
La delusione di Musolino e l’ambiguità del Comune.
Res Tauro: la vittoria dei lupi, il silenzio degli agnelli
La Calabria, terra che non smette mai di sanguinare.
Eppure, di fronte a un colpo assestato al cuore della Piromalli, al respiro strozzato della cosca dentro Gioia Tauro, il Comune trova la forza — o l’ardire — di diffondere un comunicato che sembra più un sospiro di fastidio che un atto di dignità civile.
Il procuratore aggiunto Stefano Musolino non nasconde la delusione. E ha ragione. Perché qui non si tratta di formalismi, ma di capire da che parte si sta. O si è con lo Stato che prova a spezzare le catene della ’ndrangheta, o si è con la cortina fumogena che, in nome della prudenza, finisce per sembrare connivenza.
Si dice: “Bisogna rispettare le forme, attendere le sentenze”. Ma chi conosce la ’ndrangheta sa che le forme sono l’armatura dietro cui si perpetua l’omertà. Per affrontarla, dice Musolino, servono lupi, non agnelli. E qui sta il punto: la Calabria non ha più bisogno di lana, ma di zanne.
Lupi che non si spaventano davanti al politichese, che non si piegano alla diplomazia del “vedremo”, del “forse”, del “non tocca a noi giudicare”. Perché la storia insegna che quando lo Stato arretra, la mafia avanza. E ogni parola esitante diventa, per chi regna nel buio, un applauso.
Non chiediamo al Comune di Gioia Tauro coraggio da eroi, ma almeno decenza da istituzioni. E un comunicato che sappia riconoscere la fatica di chi combatte. Perché la neutralità, in questa guerra, non è possibile: o si è lupi con lo Stato, o si è agnelli al macello della ’ndrangheta.
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Le parole del Procuratore Aggiunto Musolino rivolte al Comune di Gioia Tauro:
"Per questo sono in parte stupito, in parte sorpreso, del comunicato stampa — che avrebbe meritato migliori approfondimenti — che il Comune di Gioia Tauro ha sentito il bisogno di emettere in queste ore. Un comunicato stampa anòdino, dove non si dice praticamente nulla. Io spero che il Comune di Gioia Tauro, dopo aver letto gli atti processuali, possa prendere maggiore coscienza di quelli che sono alcuni problemi che stanno dentro la società gioiese, al di là della rilevanza penale e degli accertamenti penali che pure saranno fatti."
anòdino: Insignificante, privo di chiarezza o d'efficacia
Di seguito la nota del Comune di Gioia Tauro
Abbiamo appreso dagli organi di stampa delle risultanze dell'attività investigativa relativa all'operazione denominata " Res TAURO".
L'amministrazione comunale di Gioia Tauro conferma la piena ed incondizionata fiducia nell'attività di indagine svolta dalle forze dell'ordine e dall'autorità giudiziaria inquirente a tutela degli interessi supremi della collettività e della legge.
Nel rispetto dei principi costituzionali di cui all'articolo 27 della costituzione, nelle sedi giudiziarie verrà affermato il principio di verità e di giustizia che governa la nostra democrazia.
Ringraziamo le forze dell'ordine per la costante presenza nel territorio.
La seconda nota del Comune di Gioia Tauro
In questi mesi abbiamo posto in essere delle attività concrete e, posso affermare , inedite nel panorama-gioiese sino ad oggi.
Ricordiamo che l'attuale centro di raccolta dei rifiuti, confiscato proprio a Pino Piromalli, è stato messo a disposizione della cittadinanza dalla mia amministrazione, essendo prima chiuso ed inutilizzato nonostante fosse già attrezzato e restaurato. Come altri beni confiscati alla cosca Mole', non da ultimo quello destinato alla realizzazione del centro antiviolenza, che proprio due giorni fa è stato annunciato dal Sindaco sarà intitolato al giudice Rosario Livatino.
Siamo stati la prima ed unica amministrazione comunale Gioiese ad abbattere immobili abusivi, uno dei quali interessato ad un procedimento penale relativo alla mafia locale, insistenti da almeno 15 anni nel territorio della nostra comunità.
Li abbiamo abbattuti con le ruspe comunali senza che nessuno si sia domandato perché questa attività non sia stata posta in essere da chi ci ha preceduto.
Abbiamo avviato i procedimenti per il recupero delle somme riconosciute a favore del comune a titolo di risarcimento danni in processi contro la criminalità organizzata conclusi da anni. In ciò sostituendoci all'inerzia di chi ci aveva preceduto.
Siamo fermamente convinti che solo con azioni di legalità la lotta alla criminalità possa portare a dei risultati reali.
Ci dispiace che qualche testata giornalistica abbia strumentalizzato le dichiarazioni del procuratore Musolino che in comunicazione telefonica con il sindaco di Gioia Tauro ha autorizzato lo stesso a chiarire che il riferimento alla " mollezza del tessuto sociale" era riferita ad alcuni strati della società cittadina" e mai all'amministrazione comunale, sino ad oggi costantemente a fianco di tutte le istituzioni dello Stato
Confidiamo sempre nell'operato della giustizia, consci che il rispetto dei principi costituzionali, rappresenti, aldilà di ogni considerazione personale, il faro che deve illuminare e guidare l'operato di ogni amministrazione comunale.
Gioia Tauro 23 settembre 2025
@luigi.palamara La delusione di Musolino e l’ambiguità del Comune. Res Tauro: la vittoria dei lupi, il silenzio degli agnelli La Calabria, terra che non smette mai di sanguinare. Eppure, di fronte a un colpo assestato al cuore della Piromalli, al respiro strozzato della cosca dentro Gioia Tauro, il Comune trova la forza — o l’ardire — di diffondere un comunicato che sembra più un sospiro di fastidio che un atto di dignità civile. Il procuratore aggiunto Stefano Musolino non nasconde la delusione. E ha ragione. Perché qui non si tratta di formalismi, ma di capire da che parte si sta. O si è con lo Stato che prova a spezzare le catene della ’ndrangheta, o si è con la cortina fumogena che, in nome della prudenza, finisce per sembrare connivenza. Si dice: “Bisogna rispettare le forme, attendere le sentenze”. Ma chi conosce la ’ndrangheta sa che le forme sono l’armatura dietro cui si perpetua l’omertà. Per affrontarla, dice Musolino, servono lupi, non agnelli. E qui sta il punto: la Calabria non ha più bisogno di lana, ma di zanne. Lupi che non si spaventano davanti al politichese, che non si piegano alla diplomazia del “vedremo”, del “forse”, del “non tocca a noi giudicare”. Perché la storia insegna che quando lo Stato arretra, la mafia avanza. E ogni parola esitante diventa, per chi regna nel buio, un applauso. Non chiediamo al Comune di Gioia Tauro coraggio da eroi, ma almeno decenza da istituzioni. E un comunicato che sappia riconoscere la fatica di chi combatte. Perché la neutralità, in questa guerra, non è possibile: o si è lupi con lo Stato, o si è agnelli al macello della ’ndrangheta. #restauro #ndrangheta #stefanomusolino #tiktoklive #livehighlights ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara Operazione “Res Tauro” – VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA E INTERVISTE Il ROS, con il supporto di diversi Comandi provinciali, ha eseguito 26 misure cautelari in carcere contro presunti affiliati alla cosca Piromalli della ’Ndrangheta, accusati di associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, autoriciclaggio, reati in materia di armi e turbativa d’asta. L’indagine, avviata nel 2020, ha ricostruito la struttura della cosca, guidata dai fratelli Giuseppe (“facciazza”), Gioacchino e Antonio Piromalli. In particolare, Giuseppe, scarcerato nel 2021 dopo 22 anni di regime 41-bis, avrebbe ripreso il controllo dell’organizzazione, rafforzando la pressione estorsiva sugli imprenditori e manipolando aste giudiziarie per acquisire beni o trarre profitti. I beni illecitamente ottenuti venivano intestati a prestanome e reinvestiti in attività imprenditoriali, soprattutto agricole, tramite un articolato sistema di riciclaggio. Contestualmente, sono stati sequestrati immobili, terreni e imprese per circa 3 milioni di euro e adottate due misure di prevenzione patrimoniali, per oltre 4 milioni di euro, a carico di Giuseppe Piromalli, del suo braccio destro Antonio Zito e delle rispettive famiglie. I provvedimenti sono stati emessi in fase di indagini preliminari e sono impugnabili; gli indagati restano innocenti fino a sentenza definitiva. Luigi Palamara Reggio Calabria 23 settembre 2025 #gioiatauro #resttauro #carabinieri #conferenzastampa #interviste ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara INTERVENTO E INTERVISTA AL PROCURATORE AGGIUNTO DELLA DDA DI REGGIO CALABRIA DOTTOR STEFANO MUSOLINO. Reggio Calabria 25 settembre 2025 #stefanomusolino #ndrangheta #reggiocalabria #restauro #gioiatauro ♬ suono originale - Luigi Palamara

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