Nanella, un secolo di vita e di Regginità

Nanella, un secolo di vita e di Regginità
L'Editoriale di Luigi Palamara 

Questa è la Reggio Calabria che non si legge nei libri di storia, ma che la storia la custodisce e la tramanda nelle mani nodose di una donna che ha impastato pane e futuro. Angela, per tutti Nanella, cento anni oggi, è un frammento di questa città silenziosa e operosa, che ha attraversato guerre, fame, emigrazioni, speranze, e ne è uscita senza proclami, ma con la dignità di chi non si arrende.

In lei si legge il Paese vero, quello che non ha mai avuto padrini né vetrine, ma che tiene in piedi lo Stivale quando sembra sbriciolarsi. Una donna che non ha fatto rivoluzioni né scritto trattati, eppure ha saputo sfidare il tempo con il filo di lana, la farina, un rossetto passato con precisione davanti allo specchio. E ci ricorda che il Sud, nel suo cuore segreto, è fatto di madri, nonne, bisnonne come lei, che hanno allevato generazioni con il senso ostinato della bellezza e del dovere, trasformando la cucina in liturgia e la casa in presidio di civiltà.

Nanella ha cominciato presto: a diciott’anni, sposa di un soldato. Demetrio. Poi tre figli, undici nipoti, sedici pronipoti. A quarantacinque anni già nonna, ma mai arresa all’idea di invecchiare. Guidava fino a ottantacinque, e ancora oggi non rinuncia alla cyclette quotidiana, al parrucchiere, a quella cura di sé che è, prima di tutto, rispetto per la vita.

E così, oggi, a Reggio Calabria, il sindaco Giuseppe Falcomatà brinda con lei. Non è cronaca mondana: è il riconoscimento che certe esistenze diventano patrimonio collettivo. Perché cent’anni non sono soltanto candeline: sono il racconto di un secolo, cucito a mano come i suoi maglioni, arrotolato come le sue orecchiette, custodito nei sorrisi dei discendenti che affollano la sua tavola.

Nanella non ha scritto libri, ma è libro vivente. Un libro che profuma di farina, che scorre come un rosario recitato davanti al focolare, che insegna senza prediche una verità semplice: resistere, amare, restare in piedi, con eleganza.

E questa Reggio — la Reggio di Nanella — è ancora la più bella che abbiamo.

Luigi Palamara Tutti I diritti riservati Reggio Calabria 20 settembre 2025

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