Pasqualina, il pulpito e l’eco nel deserto

Pasqualina, il pulpito e l’eco nel deserto
L'Editoriale di Luigi Palamara


C’è un’immagine che ormai ci perseguita come un tormentone estivo: Pasqualina Straface, Pasqualina per gli amici del web, che sale ogni giorno sul pulpito dei comunicati stampa. Ci sale come fosse il campanile di San Marco, con la stessa gravità e la stessa convinzione di star salvando la Repubblica. Solo che sotto, invece di una piazza gremita, c’è il vuoto: il professor Tridico che non la degna nemmeno di un’alzata di sopracciglio.

Eppure lei, ostinata come la goccia cinese, continua a battere sempre lì.
Con metodo, costanza e un certo talento nell’autogol politico: mette in luce se stessa screditando altri. Dicono che la politica sia l’arte del possibile. La sua sembra piuttosto l’arte dell’inutile. Che razza di politica è mai questa? Quella che, invece di dirci cosa sa fare, preferisce raccontarci chi non sopporta.

Ora, veniamo al cuore del melodramma: da una parte c’è il signor Tridico, reo di proporre un “reddito di dignità” che la Straface liquida come “fumo, precariato e funerale dello sviluppo”. Dall’altra, il presidente Occhiuto, descritto come un novello Cincinnato che invece di arare i campi ara il futuro: lui sì, con il suo “reddito di merito”, trattiene i cervelli, forma i giovani, costruisce la Calabria del domani. Una Calabria che, a sentir loro, sarà Silicon Valley con vista Sila.

Peccato che i giovani migliori, quelli che Pasqualina vorrebbe trattenere a suon di comunicati, il biglietto per Milano o Berlino lo hanno già comprato. E non è un reddito di merito che li convincerà a restare, ma – banalità delle banalità – un lavoro vero, non l’ennesima promessa imbellettata.

E allora la domanda resta sospesa come un moscone d’estate: Pasqualina, a parte inveire contro Tridico e recitare l’elogio di Occhiuto, tu cosa sai fare? Perché se la politica ridotta a slogan e anatemi fosse la via maestra, oggi la Calabria dovrebbe brillare più di Manhattan. E invece, mentre i comunicati si accumulano, le valigie continuano a riempirsi.

Insomma: Tridico vende fumo, dice lei. Occhiuto costruisce il futuro, ripete. E Pasqualina? Pasqualina costruisce comunicati. Con zelo, con passione, con puntualità certosina. Non sarà il futuro, ma almeno riempie le pagine dei giornali.

Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 27 settembre 2025

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