Processione o carnevale? La Madonna non ha dato a nessuno il quadrato.

Processione o carnevale? La Madonna non ha dato a nessuno il quadrato.

L'Editoriale di Luigi Palamara


Durante la processione dovrebbe esserci solo una voce: la preghiera. E invece no. Tra chiacchiericci da bar, urla fuori posto e improvvisati “giustizieri dell’ordine” che si sentono investiti di un’autorità che non hanno, il momento più sacro dell’anno rischia di trasformarsi in una farsa. Non basta indossare una fascia o una pettorina per diventare custodi del sacro: se non hai rispetto ed educazione, resti solo un disturbatore con un distintivo improvvisato.

Le eccezioni ci sono, certo. Ma sono sempre più rare. Ogni volta c’è qualcuno che rompe le scatole, come se la processione fosse la parata di un corpo militare e non il pellegrinaggio di un popolo in preghiera. E il “quadrato” da non varcare? Chi ve l’ha dato, quel quadrato, la Madonna? Ridicolo. La processione non è fatta per delimitare territori come se fossimo in guerra, ma per innalzare preghiere.

Poi ci sono i telefonini: video, foto, selfie. La Madonna trasformata in contenuto social, la fede ridotta a spettacolo da condividere. Ma il momento religioso va vissuto, non consumato come merce effimera. Che esempio diamo ai più piccoli? Un corteo che dovrebbe essere di silenzio, raccoglimento e fede si trasforma in una sfilata di voci, urla, rumori e distrazioni. Chi davvero vuole pregare è costretto a farlo tra spinte e schiamazzi.

"Il momento religioso va vissuto, non trasformato in contenuto da condividere."

La processione non è una festa patronale né una sagra di paese. È l’atto più importante della devozione cittadina. Sprecarlo tra chiacchiere, ordini urlati e video sui telefonini è un insulto alla Madonna e alla comunità. Se vogliamo renderle omaggio, facciamolo urlando forte la nostra preghiera, non le nostre chiacchiere.

La Madonna non ci ha consegnato “quadrati” né palchi. Ci ha consegnato Gesù. E davanti a Lui c’è spazio solo per la preghiera, non per il teatrino.

Luigi Palamara

Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 14 settembre 2025

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@luigi.palamara UN MOMENTO DI PREGHIERA INSIEME A SUOR DANIELA La città che cammina con la sua Madonna L'Editoriale di Luigi Palamara Reggio Calabria, città di mare e di sudore, si ferma ogni anno davanti a una tradizione che non conosce crisi né tempo: la processione della Madonna della Consolazione. Non è solo una festa, è una sosta dell’anima in mezzo al caos della modernità, un richiamo alla memoria di chi, nei secoli, ha cercato conforto in un volto materno. Cammino tra la folla, e vedo gli uomini, le donne, i bambini, tutti uniti in un silenzio che pesa più di mille parole. È una Calabria che resiste: tra il grido dei motori, il frastuono dei cantieri, il caldo afoso, emerge una devozione che parla di fatica, di speranza, di legame profondo con la propria terra. Qui, ogni passo della “Vara” pesa, non solo per il ferro e l’argento, ma per il significato di una promessa mantenuta. Non c’è superficialità in questa città che accompagna la Madonna. Non c’è retorica. La religione qui non è un ornamento: è resistenza morale, è sostanza, è sangue e sudore miscelati in un atto di fede che sfida il tempo e l’indifferenza. Si potrebbe ridere di questa devozione, come si fa spesso con il Sud, ma sarebbe un errore tragico. Guardare il volto di chi porta la Vara è leggere l’anima di una comunità che sa cosa significa la fedeltà, non solo a Dio, ma alla propria storia. E mentre i fuochi illuminano lo Stretto di Messina, e le note della musica moderna si mescolano alle preghiere antiche, la città sembra parlare: parla di radici, di dignità, di un legame che va oltre la fede e diventa identità. Qui, tra il cielo e il mare, tra tradizione e modernità, Reggio Calabria ci ricorda che la memoria non si celebra soltanto con le parole, ma con i passi, con il silenzio, con la devozione visibile e sentita di una città intera che cammina con la sua Madonna. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 13 settembre 2025 #processione #madonnadellaconsolazione #reggiocalabria #editoriale #luigipalamara ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara Processione o carnevale? La Madonna non ha dato a nessuno il quadrato. L'Editoriale di Luigi Palamara Durante la processione dovrebbe esserci solo una voce: la preghiera. E invece no. Tra chiacchiericci da bar, urla fuori posto e improvvisati “giustizieri dell’ordine” che si sentono investiti di un’autorità che non hanno, il momento più sacro dell’anno rischia di trasformarsi in una farsa. Non basta indossare una fascia o una pettorina per diventare custodi del sacro: se non hai rispetto ed educazione, resti solo un disturbatore con un distintivo improvvisato. Le eccezioni ci sono, certo. Ma sono sempre più rare. Ogni volta c’è qualcuno che rompe le scatole, come se la processione fosse la parata di un corpo militare e non il pellegrinaggio di un popolo in preghiera. E il “quadrato” da non varcare? Chi ve l’ha dato, quel quadrato, la Madonna? Ridicolo. La processione non è fatta per delimitare territori come se fossimo in guerra, ma per innalzare preghiere. Poi ci sono i telefonini: video, foto, selfie. La Madonna trasformata in contenuto social, la fede ridotta a spettacolo da condividere. Ma il momento religioso va vissuto, non consumato come merce effimera. Che esempio diamo ai più piccoli? Un corteo che dovrebbe essere di silenzio, raccoglimento e fede si trasforma in una sfilata di voci, urla, rumori e distrazioni. Chi davvero vuole pregare è costretto a farlo tra spinte e schiamazzi. "Il momento religioso va vissuto, non trasformato in contenuto da condividere." La processione non è una festa patronale né una sagra di paese. È l’atto più importante della devozione cittadina. Sprecarlo tra chiacchiere, ordini urlati e video sui telefonini è un insulto alla Madonna e alla comunità. Se vogliamo renderle omaggio, facciamolo urlando forte la nostra preghiera, non le nostre chiacchiere. La Madonna non ci ha consegnato “quadrati” né palchi. Ci ha consegnato Gesù. E davanti a Lui c’è spazio solo per la preghiera, non per il teatrino. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 14 settembre 2025 #madonnadellaconsolazione #processione #quadrato #editoriale #luigipalamara ♬ suono originale - Luigi Palamara

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