Calabria, atto secondo: Occhiuto torna al comando
di Luigi Palamara
Catanzaro. Lunedì 27 ottobre, alle ore 15, nella solenne cornice della Corte d’Appello di Catanzaro, Roberto Occhiuto sarà proclamato ufficialmente presidente della Regione Calabria. Non una semplice cerimonia di rito, ma il primo atto formale — e simbolico — del secondo tempo del suo governo.
È il passaggio che segna, come direbbe un burocrate, l’avvio dei “termini statutari”: dieci giorni per formare la nuova Giunta, dieci giorni per dare un volto politico al secondo mandato. Ma nella realtà — quella che non si scrive nei comunicati stampa — è il momento in cui un presidente rilegge la propria storia e misura il peso delle promesse fatte cinque anni prima.
Occhiuto, rieletto alla guida del centrodestra nelle elezioni del 5 e 6 ottobre, torna dunque a Palazzo Campanella con una Calabria che, ancora una volta, gli affida fiducia e responsabilità. Fiducia che, in questa terra, è una moneta rara e fragile.
Sempre lunedì, a Reggio Calabria, saranno proclamati anche i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione Sud. Un dettaglio per gli uffici, certo, ma non per la politica: perché dietro ogni nome, ogni seggio, ogni voto, si nasconde una geografia di potere che spiega più di mille programmi elettorali.
La scena è pronta. Occhiuto ha davanti a sé dieci giorni per scegliere i suoi compagni di viaggio — o, se preferite, i suoi ministri. Dieci giorni per capire se il secondo mandato sarà la continuazione del primo, o l’inizio di un’altra storia. In Calabria, dove il tempo politico scorre più lento ma brucia più in fretta, dieci giorni possono valere un’intera legislatura.
Luigi Palamara
Reggio Calabria 25 ottobre 2025
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