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Pierpaolo Correale, il medico tradito da un Paese che punisce i migliori

Pierpaolo Correale, il medico tradito da un Paese che punisce i migliori
L'Editoriale di Luigi Palamara 

La frase che ritorna come un ritornello nelle parole di Pierpaolo Correale è: “Chi te l’ha fatto fare?”
È la frase più italiana che ci sia.
Un sigillo di un Paese che non premia chi costruisce, ma chi intriga. Un marchio della vigliaccheria nazionale, il nostro DNA più sporco.

Correale non è un medico qualunque. È uno che ha passato notti a collegarsi con Boston e Miami, che ha bussato alle porte dei grandi istituti di ricerca, che ha immaginato un’azienda sanitaria migliore. È uno che ha creduto che anche qui, nella “terra maledetta”, fosse possibile innovare, creare, restituire dignità alla scienza e agli ammalati.
Eppure oggi, tutto questo gli viene presentato come un conto da pagare.

Siamo il Paese dove il vicino disprezza il contadino che coltiva meglio di lui. Dove il merito è un’offesa, il talento un peccato, e l’onestà un difetto incurabile.
Siamo il Paese che sacrifica i suoi figli migliori sull’altare dell’invidia. Dove chi lavora troppo, chi osa troppo, chi non si inginocchia davanti al padrone di turno, diventa un bersaglio.

Correale non dimentica. E fa bene. Perché in questa storia non c’è solo un uomo offeso, ma un sistema che ha fallito. Ci sono colleghi che hanno scelto l’invidia al posto della collaborazione. Ci sono politici che hanno sprecato anni di potere assoluto senza cambiare nulla, pronti a nascondersi dietro la propaganda quando la realtà bussa alla porta.

Non illudiamoci. Domani un altro Correale sarà fatto fuori allo stesso modo. È la regola non scritta di questa Italia: se hai talento, la colpa è tua.
Non basta indignarsi. Bisogna ricordare. Bisogna combattere. Perché se continuiamo ad abbassare la testa, allora la colpa non è più solo dei feudatari: è nostra.

Ecco perché la voce di Correale non va archiviata come un lamento personale. È un atto d’accusa che riguarda tutti. Perché se un Paese umilia i suoi medici migliori, se li lascia soli, allora non merita le loro cure.

Luigi Palamara Tutti i diritti riservati 

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DI SEGUITO IL SUO POST SU FACEBOOK DEL 24 AGOSTO 2025.

Mi chiedo che fine abbiano fatto tutti quei sacrifici, quel tempo dedicato al servizo ed azioni? Quale è stato il valore di quelle infinite riunioni e teleconferenze tra noi e con i colleghi ospedalieri e universitari di tutta Italia, gli incontri notturni (fuso orario) con i centri di Boston e Miami e con tutti i più prestigiosi istituti di ricerca, con cui abbiamo collaborato per anni da pari a pari?! 
Le mete erano: la creazione dell''IRCCS, l'adenosina aereosol, AIFA, i Vaccini antitumorali, la riorganizzazione e implementazione del servizio, il nuovo reparto e poi, tutto l'impegno possibile per offrire un'azienda migliore ai nostri ammalati.  
Tutto gettato a mare in un solo momento e per cosa? Gelosia, invidia, prepotenza, supponenza, criminalità geneticamente trasmessa, stupidità umana o semplicemente un pò di tutto e di più?
 L'unica cosa che sento ripetetermi più volte è la frase :"Chi te l'ha fatto fare? Questa terra maledetta è nota per sacrificare i suoi figli migliori a vantaggio di poche famiglie eccellenti e tu poi non sei neanche calabrese! Devi scappare via più lontano possibile o ti faranno ancora più male di quanto ti abbiano già fatto. Hai visto di person di cosa sono capaci e fin dove possono arrivare!"
Non ho una risposta e forse, non l'avrò mai! Io seguo solo i miei sentimenti, rispetto la mia etica e farei qualunque cosa per i miei ammalati e per l'onestà della scienza. 
Qui non ho trovato solo orrori, ho trovato anche bellezza, grandi amici ed eccellenti colleghi. Qui sono cresciuti i miei figli e qui è stata stabilita dal fato,  la  mia missione su questa terra e al fato non può opporsi nessuno! 
Rifarei mille volte le stesse scelte e su questa strada perseguirò, finché le forze reggeranno!
Però io non dimentico! 
Ciò che è accaduto a me e tanti altri ha comunque, delle gravi responsabilità politiche e non dovete illudervi che qualcuno possa essere così stupido da rivotarvi? 
Se eravate così bravi e preparati come dite, avreste dovuto dimostrarlo in sei lunghi anni di potere assoluto. Purtroppo, la propaganda e i media di regime non serviranno più a niente, quando i cittadini perbene, quelli che hanno sofferto per colpa vostra e dei vostri manager,  impareranno a non arrendersi ai feudatari e soprattutto, a non dimenticare quando avranno la matita in mano nella cabina elettorale !
NNDNN SNTDG

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