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A Salvino Nucera, la poetica anima greca della Calabria.

Fotinì Kaimaki. In memoria. 20 luglio 2025

A Salvino Nucera, la poetica anima greca della Calabria.


Caro amico, come un sogno è la tua dipartita dalla vita! Dicevi: “Sono nato per sognare, non smetterò di sognare! Il giorno in cui morirò, nella tomba crederò che sia un sogno”. Lì sulla spiaggia, nello Jonio luminoso, gioioso, come un sogno ti ha trovato la morte.

Dicevi: “Amo la vita, ma non so vivere”. E tuttavia hai vissuto una vita piena di amore per gli uomini e per i tuoi discepoli. Dicevi: “Vorrei avere il cuore grande come il mondo, abbracciare tutti gli uomini”. Hai dedicato la tua vita alla tua amata lingua, hai riversato su di essa tutti i tuoi pensieri, i palpiti della tua anima. Dicevi: “C’è una lingua che muore e non c’è un medico che possa guarirla”. “Tu, lingua mia, muori, con te muore l’anima mia”.

Sei rimasto fino alla fine nella nostalgia degli anni in cui eri ragazzo nel tuo amato Chorio di Roghudi, delle tue radici. “Le mie radici son rimaste lì, nella terra in cui sono venuto al mondo, insieme con la lingua dei miei genitori”.
Ti ricordo mentre scendevi lungo le stradette del tuo Roghudi già deserto e dicevi “voglio ritornare dove ho lasciato le mie radici e non le voglio trovare infracidite”.

“Nostalgia per un mondo che cambia”.
Con questo gemito te ne sei andato. Lassù dove ora ti trovi, raccoglierai tutti i vecchi amici di Roghudi, di Bova, di Gallicianò, di Bova Marina. “Venite a ballare” dirai loro “a suonare la ciaramella, a cantare all’amore, all’amicizia”.
Buon viaggio nel sogno, Salvino!

Fotini Kaimaki e' una filologa greca

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