Il Comune intitola una piazza a don Rosario Mangeruca, indimenticato parroco di Archi
Ieri la cerimonia nel cuore della comunità di cui è stato guida spirituale per 34 anni. Il consigliere delegato Barreca: «Rappresenterà per sempre la storia religiosa e civile della città». Il presidente del Consiglio Marra: «Ha unito fede e impegno sociale con rara dedizione»
A 26 anni esatti dalla sua prematura scomparsa il Comune di Reggio Calabria ha onorato la memoria di don Rosario Mangeruca, indimenticato parroco di Archi, intitolandogli una piazza proprio nel cuore della comunità di cui è stato un imprescindibile punto di riferimento per ben 34 anni.
All’intitolazione in rappresentanza dell’Amministrazione comunale c’era il consigliere delegato Franco Barreca. Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Consiglio comunale, Enzo Marra.
«Si tratta di un riconoscimento doveroso nei confronti di un vero pastore di anime – ha commentato Barreca – che rappresenterà per sempre una parte importante della storia non solo religiosa, ma anche civile della nostra città. È stato un baluardo di generosità, unico nella capacità di coinvolgere soprattutto le giovani generazioni con la sua simpatia e con l’esempio delle azioni quotidiane. Ora, oltre che nei cuori di quanti lo hanno conosciuto, il suo nome resterà impresso sulla piazza che guarda la chiesa per cui ha lavorato tantissimo, a futura testimonianza della sua infaticabile opera».
«Don Rosario Mangeruca – ha evidenziato Marra – ha saputo unire fede e impegno sociale con rara dedizione. L’intitolazione di questa piazza è un segno tangibile di gratitudine e memoria per un uomo di Chiesa che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità».
L’avvocato Franco Giunta, già presidente di Circoscrizione e promotore dell’iniziativa, dal canto suo ha espresso soddisfazione e riconoscenza nei confronti dell’Amministrazione comunale per la presenza sul territorio. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato anche il presidente della Commissione Toponomastica Domenico Cappellano, il parroco di Archi Carmine don Danilo Latella, il parroco di San Cristoforo don Giovanni Gattuso, il rettore del Santuario “Maria SS. della Grazia” di Gallico Superiore don Franco Saraceno, diversi parenti di don Mangeruca tra cui la cognata Antonella Barbieri, nonché una nutrita rappresentanza di abitanti del quartiere Archi.
Nato nel 1930 a San Roberto, don Mangeruca è stato ordinato sacerdote nel 1953 dopo aver frequentato il Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria. Ha iniziato la sua missione sacerdotale nelle parrocchie di Santa Caterina e San Giovanni di Sambatello e ha svolto la professione di insegnante di Religione e di educatore in diverse scuole cittadine. Nel 1965 è stato nominato titolare della parrocchia di Maria SS. del monte Carmelo divenendo ben presto un’insostituibile guida spirituale per tutta la comunità di Archi. Ha affrontato con tenacia i tanti problemi del suo territorio aiutando silenziosamente molte famiglie bisognose. tra le altre cose, ha fondato il gruppo dell’Azione cattolica e curato la nascita del gruppo teatrale della parrocchia. Con lungimiranza ha acquistato i terreni per la costruzione di una nuova chiesa e di un campetto polivalente, un sogno - per il quale non ha esitato a sacrificarsi facendo anche il manovale - che si è realizzato compiutamente dopo la sua morte, avvenuta il 14 luglio del 1999, grazie all’operosa eredità raccolta dai giovani della sua comunità.
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