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Quando il truffatore seriale si ammanta da paladino della legalità

Quando il truffatore seriale si ammanta da paladino della legalità

La melma dell’anima e la dignità calpestata
di Luigi Palamara


C'è un confine netto, netto come il filo di una lama ben affilata, tra l’errore umano e l’indegnità. Un confine che, una volta superato, non ammette ritorno. Chi tenta di colpire la dignità altrui non lo fa per ignoranza o debolezza, ma per vocazione meschina. Lo fa con metodo. Con piacere. Con la sottile goduria del vigliacco che, non potendo salire, scava.

Viviamo tempi in cui la calunnia si traveste da opinione, l’insulto da franchezza, e la diffamazione da spirito critico. Eppure, chi vive cercando la colpa altrui nella “melma”, chi fruga nelle miserie apparenti degli altri come un ladro nei cassetti altrui, lo fa solo per un disperato bisogno di elevare se stesso, senza averne i mezzi morali. È il misero che, non potendo brillare, spegne le luci altrui.

Ma c'è un'illusione in questa danza sporca: quella di farla franca. Di restare impuniti. Di continuare a esistere nell’ombra mentre si tenta di spegnere ogni luce altrui. Ed è qui che la Storia — con la maiuscola — interviene. Perché c’è sempre un giudice a Berlino, come ricordava un vecchio adagio che i furbi di ieri, come quelli di oggi, dimenticano.

Il truffatore piccolo piccolo — perché non è nemmeno un grande truffatore, ma una figura patetica, avvinghiata come una zecca ai corpi vivi — vive succhiando. Succhia dignità, succhia energia, succhia amore. Ma la sua sorte è segnata. Non per vendetta, ma per giustizia. Quella terrena, lenta ma inesorabile. E quella divina, silenziosa e definitiva.

A costoro non si deve rispetto. Non lo meritano. Non l’hanno mai conosciuto. E la risposta più nobile a tanto fango è l’isolamento. La fermezza. Il rifiuto di abbassarsi. Perché l’anima, quando è integra, non si lascia trascinare nella cloaca.

Chi resta in piedi, chi non si piega, chi guarda avanti senza chinare la testa, è già salvo. Gli altri? Verranno dimenticati. Come insetti schiacciati sul vetro della Storia.
Insignificanti. INDEGNI. MESCHINI. NULLITÀ

Luigi Palamara Tutti I diritti riservati

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