Occhiuto: il simbolo del fallimento e del rischio per la Calabria
Editoriale di Luigi Palamara
È davvero lecito chiedersi, a pochi mesi dalle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre 2025, se Roberto Occhiuto sia ancora il candidato naturale del centrodestra calabrese. La risposta, per chi guarda con occhi lucidi e senza filtri, è un secco e netto no.
Occhiuto non è più la soluzione: è diventato il problema. Un problema gigantesco, un macigno che grava non solo sulle spalle di un centrodestra ormai privo di alternative credibili, ma soprattutto su quella Calabria che, giorno dopo giorno, sembra destinata a sprofondare nel baratro del declino politico, economico e morale.
Il presidente — un tempo promessa di riscatto — è ora intrappolato in una spirale giudiziaria che ha già fatto tremare le sue certezze: un avviso di garanzia, due inchieste aperte, e la necessità di dimettersi. Eppure, in una mossa che ha dell’incomprensibile, Occhiuto si autocandida, sfidando il buon senso e il pudore. Un azzardo che ancora non si sa come interpretare: è un atto di sfida alle istituzioni, un tentativo disperato di restare aggrappato al potere, o un gesto calcolato per giocare sulle ambiguità di una politica ormai svuotata di ogni dignità?
La magistratura deve fare il suo corso — e lo farà, prima o poi. Se agirà tempestivamente o si farà trascinare dalla lentezza di indagini complesse, il tempo lo dirà. Ma intanto la politica calabrese resta paralizzata, ostaggio di un uomo il cui nome è ormai sinonimo di sospetti e incertezze.
Il centrodestra, se ha ancora un briciolo di senso dello Stato, dovrebbe mettere fine a questo teatrino indecente. Continuare a sostenere Occhiuto significa avallare un sistema che ha tradito la Calabria e i calabresi. Significa scegliere la via della continuità con un passato di incompetenza, di opacità, di compromessi.
Non ci si può più permettere di chiudere gli occhi o di ripiegarsi in silenzi compiacenti. È tempo di scelte coraggiose, di tagli netti. Il futuro della Calabria non può essere affidato a chi è già sotto l’ombra inquietante di una inchiesta giudiziaria. Basta con i compromessi, basta con i teatrini da palazzo.
La Calabria merita rispetto, merita verità, merita un futuro senza ombre. Occhiuto rappresenta tutto il contrario. È il simbolo di un fallimento che non possiamo più accettare.
Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 10 agosto 2025
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