Dopo la tempesta, l’ora della responsabilità: Il PD ritrovi la via della mediazione.

Dopo la tempesta, l’ora della responsabilità: Il PD ritrovi la via della mediazione.
L'Editoriale di Luigi Palamara

Esiste un momento, nella politica come nella vita, in cui dopo il fracasso della tempesta arriva il dovere della quiete. Non la pace dei codardi, ma la pausa dei responsabili. E per il Partito Democratico reggino e calabrese questo momento è adesso. Senza alibi, senza contorsioni, senza il solito teatrino di accuse e controaccuse che ha già stancato perfino chi, ostinatamente, continua a credervi.

La mediazione – quella vera, non lo scambio di sedie e promesse bisbigliate nei corridoi – è sempre un esercizio nobile. È il banco di prova di chi vuole governare e non semplicemente occupare spazi. Dunque il PD dimostri prima a sé stesso e poi agli elettori che il tempo della rissa permanente è finito. O lo fate adesso, o non lo farete più.

C’è una città che guarda, che giudica. E ci sono elezioni comunali alle porte, difficili già di loro, con un centrodestra che arriva forte di un risultato regionale che fa rumore. È vero: contesti diversi, elettorati diversi. Ma è altrettanto vero che un partito incapace di parlarsi al proprio interno non potrà mai parlare a un popolo che chiede risposte, non giustificazioni.

Dopo le sfuriate viene il momento della responsabilità. Se non riuscite a trovare un accordo tra di voi – tra compagni di partito, tra persone che dovrebbero condividere un’idea di città – come potete illudervi di trovare soluzioni per chi vive ogni giorno la fatica di Reggio?

La credibilità non nasce dalla postura, ma dalla capacità di mettere da parte l’ego per un progetto collettivo. Basta con il dito puntato e le rivendicazioni da palcoscenico. Basta con la politica ridotta a melodramma. Avanti con la mediazione, quella che costruisce, non quella che si recita. Avanti con i contenuti, se ne avete ancora il coraggio.

Perché governare non è un privilegio. È una fatica. E chi non è disposto a farla farebbe meglio a lasciare spazio a chi ancora ci crede.

Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 20 novembre 2025

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