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Reggio Calabria, la Cenerentola del Mediterraneo

Reggio Calabria, la Cenerentola del Mediterraneo

Il racconto di una città che non vuole arrendersi alla mediocrità.
Editoriale di Luigi Palamara


Le statistiche – si sa – non hanno cuore. E quando parlano, fanno male. Non conoscono indulgenze, né sentimenti. Sono numeri. Spietati. Ed è così che ci restituiscono l’immagine di Reggio Calabria: ultima in classifica per qualità della vita, fanalino di coda d’Italia, con un mercato immobiliare crollato del 38% in vent’anni, una sanità più simile a un miraggio che a un diritto e un’emorragia demografica che ci proietta verso un 2050 desertificato. Uno schiaffo dopo l’altro. Ma forse il dolore più amaro, per chi ha occhi per vedere, non è nei numeri. È nello scarto. Nella contraddizione insanabile tra ciò che questa città è – o meglio, appare – e ciò che potrebbe essere.

Già, perché Reggio Calabria, “ultima in tutto”, è anche – paradossalmente, scandalosamente – “prima” nella visione. Un’utopia? Forse. O forse una verità che ha solo bisogno di essere agguantata a denti stretti.

Il Masterplan firmato da Paolo Malara, e quei famosi 3 miliardi di investimenti messi sul tavolo, come ha ricordato il sindaco Giuseppe Falcomatà, dicono un’altra storia. Una storia che non fa notizia nei salotti romani, né trova spazio nei sondaggi del giorno dopo. Una storia fatta di trasformazioni urbane, progetti, università che pensano, ordini professionali che lavorano, una città che – sotto le macerie del pregiudizio – vuole tornare a respirare.

Lo ha detto, con voce ferma e dati alla mano, il dottor Lorenzo Bellicini del CRESME: lo studio presentato il 22 luglio nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio è un atto d’accusa, ma anche una dichiarazione d’amore. Reggio è in ginocchio, sì. Ma in quella genuflessione c’è qualcosa di sacro, di mitico. Perché è qui, nel cuore stanco del Sud, che si gioca una delle partite decisive del Mediterraneo.

E qui il racconto si fa geopolitico. L’Africa – quel continente che il Nord continua a trattare come un fastidio – vedrà una crescita di oltre 750 milioni di abitanti entro il 2050. Cosa c’entra Reggio? Tutto. Perché è a due passi. Perché può diventare ponte, snodo, faro. Da ultima della classe a capitale delle connessioni. Ma attenzione: il futuro non aspetta. E non perdona i ritardi. Le occasioni – quando arrivano – si prendono per il bavero. Oppure vanno a bussare altrove.

Oggi Reggio Calabria è una Cenerentola vestita di bellezza e fragilità. È un balcone sul mare, ma con i muri scrostati. È la voce strozzata di chi ha troppo a cuore la propria terra per lasciarla morire, ma non abbastanza potere per salvarla da solo. È – diciamolo – povera ma bellissima. Eppure, con il vento giusto, potrebbe diventare ricca e ancora più bella. Solo che il vento, da queste parti, non basta. Serve remare. Serve coraggio.

Il Masterplan, il CRESME, le parole degli accademici, i numeri degli esperti – tutto questo non basta se non si trasforma in un patto civile. Se non diventa passione collettiva. Una visione condivisa. Una chiamata alle armi – pacifiche ma determinatissime – di chi non vuole più essere l’ultima ruota del carro, ma il motore.

Il Sud non va raccontato con retorica ma con rigore. E che a raccontare solo miseria si fa il gioco di chi ci vuole stracci.

E allora diciamolo chiaro: Reggio non ha bisogno di compassione. Ha bisogno di rispetto. E il rispetto si guadagna. Lavorando. Pretendendo. Smettendo di chiedere pietà. E iniziando a fare paura. Quella buona. Quella che viene da chi ha una visione, e la volontà di realizzarla.
Perché se oggi siamo poveri ma belli, domani potremmo essere anche fieri e protagonisti.

Ma il tempo stringe.

Luigi Palamara Tutti i diritti riservati

@luigi.palamara INTERVENTO DI GIUSEPPE FALCOMATÀ SINDACO DI REGGIO CALABRIA E DELLA CITTÀ METROPOLITANA Presentazione dello Studio del CRESME - Scenari strategici per lo sviluppo di Reggio Calabria Salone dei Lampadari, Palazzo S. Giorgio - 22 luglio 2025, ore 17:00 L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha presentato lo Studio redatto dal CRESME SCENARI STRATEGICI PER LO SVILUPPO DI REGGIO CALABRIA economia delle trasformazioni di rigenerazione urbana, opportunità, investimenti, modelli di intervento a supporto del Masterplan di Reggio Calabria. L'evento si è tenuto a Reggio Calabria presso il Salone dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio a Piazza Italia, giorno 22 luglio 2025 dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Lo Studio del CRESME esamina gli scenari economici e demografici, approfondisce i temi di rilievo quali: investimenti e valore della produzione nell'ambiente costruito, il mercato immobiliare e le opere pubbliche. Lo studio si occupa anche del posizionamento di Reggio Calabria nelle classifiche sulla qualità della vita, avanzando proposte concrete per un deciso miglioramento dell'attuale posizione e della reputazione della città, della crescita in termini di attrattività, competitività e soprattutto di interesse a vivere e investire nel territorio della città di Reggio Calabria. È stataun’occasione importante di riflessione e confronto, a conclusione di un lungo ciclo di incontri nell'ambito delle attività di partecipazione del Masterplan di Reggio Calabria, per costruire oggi la città di domani e la concretizzazione di una visione. Hanno partecipato amministratori locali, professionisti, docenti e ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e culturale. #masterplan #reggiocalabria #giuseppefalcomatà #paolomalara #carmeloromeo #cresme #lorenzobellicini ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara HIGHLIGHTS Presentazione dello Studio del CRESME - Scenari strategici per lo sviluppo di Reggio Calabria Salone dei Lampadari, Palazzo S. Giorgio - 22 luglio 2025, ore 17:00 L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha presentato lo Studio redatto dal CRESME SCENARI STRATEGICI PER LO SVILUPPO DI REGGIO CALABRIA economia delle trasformazioni di rigenerazione urbana, opportunità, investimenti, modelli di intervento a supporto del Masterplan di Reggio Calabria. L'evento si è tenuto a Reggio Calabria presso il Salone dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio a Piazza Italia, giorno 22 luglio 2025 dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Lo Studio del CRESME esamina gli scenari economici e demografici, approfondisce i temi di rilievo quali: investimenti e valore della produzione nell'ambiente costruito, il mercato immobiliare e le opere pubbliche. Lo studio si occupa anche del posizionamento di Reggio Calabria nelle classifiche sulla qualità della vita, avanzando proposte concrete per un deciso miglioramento dell'attuale posizione e della reputazione della città, della crescita in termini di attrattività, competitività e soprattutto di interesse a vivere e investire nel territorio della città di Reggio Calabria. È stataun’occasione importante di riflessione e confronto, a conclusione di un lungo ciclo di incontri nell'ambito delle attività di partecipazione del Masterplan di Reggio Calabria, per costruire oggi la città di domani e la concretizzazione di una visione. Hanno partecipato amministratori locali, professionisti, docenti e ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e culturale. #masterplan #reggiocalabria #giuseppefalcomatà #paolomalara #carmeloromeo #cresme #lorenzobellicini ♬ original sound - user30868087457
@luigi.palamara Reggio Calabria, la Cenerentola del Mediterraneo Il racconto di una città che non vuole arrendersi alla mediocrità. Editoriale di Luigi Palamara Le statistiche – si sa – non hanno cuore. E quando parlano, fanno male. Non conoscono indulgenze, né sentimenti. Sono numeri. Spietati. Ed è così che ci restituiscono l’immagine di Reggio Calabria: ultima in classifica per qualità della vita, fanalino di coda d’Italia, con un mercato immobiliare crollato del 38% in vent’anni, una sanità più simile a un miraggio che a un diritto e un’emorragia demografica che ci proietta verso un 2050 desertificato. Uno schiaffo dopo l’altro. Ma forse il dolore più amaro, per chi ha occhi per vedere, non è nei numeri. È nello scarto. Nella contraddizione insanabile tra ciò che questa città è – o meglio, appare – e ciò che potrebbe essere. Già, perché Reggio Calabria, “ultima in tutto”, è anche – paradossalmente, scandalosamente – “prima” nella visione. Un’utopia? Forse. O forse una verità che ha solo bisogno di essere agguantata a denti stretti. Il Masterplan firmato da Paolo Malara, e quei famosi 3 miliardi di investimenti messi sul tavolo, come ha ricordato il sindaco Giuseppe Falcomatà, dicono un’altra storia. Una storia che non fa notizia nei salotti romani, né trova spazio nei sondaggi del giorno dopo. Una storia fatta di trasformazioni urbane, progetti, università che pensano, ordini professionali che lavorano, una città che – sotto le macerie del pregiudizio – vuole tornare a respirare. Lo ha detto, con voce ferma e dati alla mano, il dottor Lorenzo Bellicini del CRESME: lo studio presentato il 22 luglio nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio è un atto d’accusa, ma anche una dichiarazione d’amore. Reggio è in ginocchio, sì. Ma in quella genuflessione c’è qualcosa di sacro, di mitico. Perché è qui, nel cuore stanco del Sud, che si gioca una delle partite decisive del Mediterraneo. E qui il racconto si fa geopolitico. L’Africa – quel continente che il Nord continua a trattare come un fastidio – vedrà una crescita di oltre 750 milioni di abitanti entro il 2050. Cosa c’entra Reggio? Tutto. Perché è a due passi. Perché può diventare ponte, snodo, faro. Da ultima della classe a capitale delle connessioni. Ma attenzione: il futuro non aspetta. E non perdona i ritardi. Le occasioni – quando arrivano – si prendono per il bavero. Oppure vanno a bussare altrove. Oggi Reggio Calabria è una Cenerentola vestita di bellezza e fragilità. È un balcone sul mare, ma con i muri scrostati. È la voce strozzata di chi ha troppo a cuore la propria terra per lasciarla morire, ma non abbastanza potere per salvarla da solo. È – diciamolo – povera ma bellissima. Eppure, con il vento giusto, potrebbe diventare ricca e ancora più bella. Solo che il vento, da queste parti, non basta. Serve remare. Serve coraggio. Il Masterplan, il CRESME, le parole degli accademici, i numeri degli esperti – tutto questo non basta se non si trasforma in un patto civile. Se non diventa passione collettiva. Una visione condivisa. Una chiamata alle armi – pacifiche ma determinatissime – di chi non vuole più essere l’ultima ruota del carro, ma il motore. Il Sud non va raccontato con retorica ma con rigore. E che a raccontare solo miseria si fa il gioco di chi ci vuole stracci. E allora diciamolo chiaro: Reggio non ha bisogno di compassione. Ha bisogno di rispetto. E il rispetto si guadagna. Lavorando. Pretendendo. Smettendo di chiedere pietà. E iniziando a fare paura. Quella buona. Quella che viene da chi ha una visione, e la volontà di realizzarla. Perché se oggi siamo poveri ma belli, domani potremmo essere anche fieri e protagonisti. Ma il tempo stringe. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati #masterplan #reggiocalabria #giuseppefalcomatà #paolomalara #carmeloromeo #cresme #lorenzobellicini ♬ He is Alive - Braam Worship

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