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Il Sindaco Falcomatà celebra la forza di Giusy Versace: "E' stata la cura per se stessa ed esempio per quanti, dalle difficoltà, hanno trovato la spinta per ripartire"

Il Sindaco Falcomatà celebra la forza di Giusy Versace: "E' stata la cura per se stessa ed esempio per quanti, dalle difficoltà, hanno trovato la spinta per ripartire"

"In occasione del suo compleanno, è giusto che Reggio Calabria possa tributare l’applauso e l’abbraccio che merita una campionessa di vita"

«Siamo molto contenti e onorati che Giusy Versace abbia scelto di festeggiare il suo compleanno speciale nella sua città perché rappresenta un esempio per ognuno di noi. E' una campionessa di vita». E’ la dedica speciale che il sindaco Giuseppe Falcomatà ha rivolto all’atleta paralimpica, conduttrice televisiva e senatrice che, all’Arena dello Stretto, ha raccontato la rinascita dopo l’incidente che le è costata la perdita delle gambe. Lo spettacolo, pubblico e molto intimo, dal titolo  “20 anni di nuova vita” ha raccolto numerosi cittadini sul Lungomare Falcomatà.

Il sindaco, intervenuto nel corso della serata, ha tratto spunto dalla canzone “La cura” di Franco Battiato per sottolineare come «la Versace sia stata la cura per se stessa ed esempio per quanti, dalle difficoltà, possono e devono trovare la spinta per ripartire, per reinventarsi, per cogliere la forza di ricominciare».

«In questi 20 anni - ha detto il sindaco rivolgendosi alla Versace - hai fatto tantissime cose che spaziano dallo sport alla scrittura, dal ballo alla politica. Insomma, ti sei data sicuramente da fare e ti ringraziamo anche perché hai rappresentato, al meglio, la città di Reggio Calabria nella finale per Capitale italiana della cultura 2027 aiutandoci a mettere in risalto le bellezze e le eccellenze del nostro territorio».

«In questi 20 anni - ha concluso Falcomatà, sempre al fianco di Giusy Versace - hai deciso di festeggiare il tuo compleanno particolare coi tuoi cari e, stasera, ha fatto lo stesso perché la tua città è la tua famiglia ed è giusto che ti possa tributare l’applauso e l’abbraccio che meriti».


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