Gli Scatoloni della Politica. L'Editoriale di Luigi Palamara

Gli Scatoloni della Politica

L'Editoriale di Luigi Palamara

Preparate scatole e scatoloni. Stiamo arrivando. Lasciate Palazzo San Giorgio.
Parole dure, sì. Parole che odorano di sfida, di battaglia, di guerra politica. Ma la politica, quella vera, non è forse guerra? Guerra combattuta con le parole invece che con i cannoni. E, grazie a Dio, ancora con le parole.

Questa immagine degli scatoloni — che a qualcuno può sembrare rozza, quasi sfrontata — è in realtà un gesto profondamente mediterraneo, aspromontano. È il linguaggio della terra, del sangue, della concretezza. Non il burocratese dei palazzi, ma il dialetto della gente che lavora, che capisce solo i fatti. “Prepara bagatti e bagattelli e vai via”: così si dice in Aspromonte. E.è più verità che in mille discorsi parlamentari.

Francesco Cannizzaro parla così. Non perché ignori la misura, ma perché sceglie di non mascherarsi dietro la cortesia ipocrita. È un politico che non recita, e questo oggi è già una rivoluzione. La gente lo capisce, lo sente. Lo applaude in piazza e lo vota nelle urne. Perché al di là del tono, ha portato i fatti. E in un’Italia stanca di parole, i fatti pesano più di ogni galateo politico.

C’è chi lo critica per il linguaggio, chi lo teme per la forza del consenso, chi lo sottovaluta per il suo radicamento locale. Ma la politica — quella vera, quella che cambia le cose — nasce nei luoghi dove la terra è dura e le mani si sporcano. Non nei salotti romani dove si discute del nulla.

Cannizzaro non è soltanto un uomo del Sud. È un uomo che sa come funziona il potere: lo osserva, lo maneggia, lo usa. Eppure resta, almeno per ora, uno che non ha dimenticato da dove viene. Dirige, organizza, costruisce. Un giovane stratega in un panorama dove troppi si improvvisano generali senza esercito.

E forse è per questo che ha davanti a sé orizzonti più grandi. Perché chi sa amministrare Reggio Calabria, chi sa affrontare i problemi di un paese aspromontano, saprà anche comprendere quelli dell’Italia intera. I bisogni, le paure, le speranze: cambiano le dimensioni, non la sostanza.

Lasciamo allora da parte la polemica degli scatoloni. Non è quella la notizia. La notizia è che, in un tempo di mediocrità e di facce intercambiabili, emerge una figura che — piaccia o no — esercita leadership. E questo, oggi, è merce rara.

In fondo, la vera politica non è un salotto. È una strada polverosa dove qualcuno, ogni tanto, ha il coraggio di dire: “Preparate gli scatoloni. Stiamo arrivando.”

Luigi Palamara
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Reggio Calabria ottobre 2025

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