Dalle montagne dell’Aspromonte a Harvard: Carmelo Nucèra, orgoglio di Roccaforte del Greco.

Dalle montagne dell’Aspromonte a Harvard: Carmelo Nucèra, orgoglio di Roccaforte del Greco.
L'Editoriale di Luigi Palamara 

Dalle montagne dell’Aspromonte a Harvard: Carmelo Nucera, orgoglio di Roccaforte del Greco.
L'Editoriale di Luigi Palamara

Roccaforte del Greco è un piccolo paese in Calabria, sospeso tra le cime dell’Aspromonte e i silenzi che solo le montagne conoscono. Qui le case si svuotano e le strade rimangono silenziose, perché i giovani, come foglie al vento, partono verso città lontane in cerca di un futuro che i borghi non riescono più a offrire. Ed è da questo luogo, così fragile eppure così pieno di memoria, che è partito Carmelo Nucèra ---figlio di Ercole, già sindaco e assessore di Roccaforte del Greco oltre che assessore alla Provincia di Reggio Calabria e di Franca Spanò insegnante dalla cultura elegante--- uomo che ha saputo portare il suo nome e quello della sua terra ai vertici della scienza mondiale.

Oggi Nucèra è professore associato alla Harvard Medical School. Non si limita a curare o insegnare: guida un laboratorio che studia i tumori più aggressivi della tiroide, dove ogni scoperta può significare vita o morte. Il suo talento è stato riconosciuto con il prestigioso Impact Award del Department of Defense, tra i pochi vincitori negli Stati Uniti. Una mente che osserva il mondo microscopico delle cellule, e contemporaneamente porta con sé la vastità dei monti calabresi, la solitudine delle strade del paese natale, la memoria delle sue radici.

E qui entra in gioco lo spirito della Calabria: la contraddizione tra la bellezza aspromontana e l’abbandono, tra la forza dei suoi uomini e la fatica della terra. Carmelo Nucèra non ha dimenticato questo. Ogni volta che firma un articolo scientifico, ogni volta che tiene una lezione a Harvard, quelle montagne e quelle strade silenziose brillano con lui, invisibili ma presenti.

La sua ricerca è luminosa, eppure radicata: studia il microambiente tumorale, la mutazione BRAFV600E, i meccanismi di resistenza ai farmaci. Ma non è solo scienza. È una testimonianza di dedizione, di passione, di volontà di cambiare il mondo partendo dalla propria origine. La Calabria lo ha formato, la Calabria lo ha lanciato oltre i confini, e oggi la sua Calabria silenziosa può vantare un figlio che ha conquistato il mondo scientifico.

Roccaforte del Greco si svuota, eppure non muore. Perché dentro le pietre e le case chiuse resta la memoria delle generazioni, il segreto delle radici, la prova che dai luoghi più dimenticati nascono le menti più ardite. Carmelo Nucèra ne è la prova vivente: un ragazzo delle montagne aspromontane, con lo sguardo rivolto all’infinito della scienza, capace di trasformare il piccolo in grande, il silenzio in fama, il sogno in realtà.

La storia di Carmelo (che porta il nome di suo nonno) è dunque doppia: parla di scienza, di ricerca, di eccellenza globale. Ma parla anche di Calabria, di montagne e borghi silenziosi, di un’italianità che resiste nonostante tutto. Una storia che ci ricorda, con forza e poesia, che il destino dei piccoli paesi è anche il destino delle menti che li abitano, e che da queste radici, spesso trascurate, possono nascere voci capaci di farsi sentire in tutto il mondo.

Luigi Palamara 
Giornalista e Artista Aspromontàno 

@luigi.palamara Dalle montagne dell’Aspromonte a Harvard: Carmelo Nucèra, orgoglio di Roccaforte del Greco. L'Editoriale di Luigi Palamara Roccaforte del Greco è un piccolo paese in Calabria, sospeso tra le cime dell’Aspromonte e i silenzi che solo le montagne conoscono. Qui le case si svuotano e le strade rimangono silenziose, perché i giovani, come foglie al vento, partono verso città lontane in cerca di un futuro che i borghi non riescono più a offrire. Ed è da questo luogo, così fragile eppure così pieno di memoria, che è partito Carmelo Nucèra, figlio di Ercole, sindaco e assessore del paese, uomo che ha saputo portare il suo nome e quello della sua terra ai vertici della scienza mondiale. Oggi Nucèra è professore associato alla Harvard Medical School. Non si limita a curare o insegnare: guida un laboratorio che studia i tumori più aggressivi della tiroide, dove ogni scoperta può significare vita o morte. Il suo talento è stato riconosciuto con il prestigioso Impact Award del Department of Defense, tra i pochi vincitori negli Stati Uniti. Una mente che osserva il mondo microscopico delle cellule, e contemporaneamente porta con sé la vastità dei monti calabresi, la solitudine delle strade del paese natale, la memoria delle sue radici. E qui entra in gioco lo spirito della Calabria: la contraddizione tra la bellezza aspromontana e l’abbandono, tra la forza dei suoi uomini e la fatica della terra. Carmelo Nucèra non ha dimenticato questo. Ogni volta che firma un articolo scientifico, ogni volta che tiene una lezione a Harvard, quelle montagne e quelle strade silenziose brillano con lui, invisibili ma presenti. La sua ricerca è luminosa, eppure radicata: studia il microambiente tumorale, la mutazione BRAFV600E, i meccanismi di resistenza ai farmaci. Ma non è solo scienza. È una testimonianza di dedizione, di passione, di volontà di cambiare il mondo partendo dalla propria origine. La Calabria lo ha formato, la Calabria lo ha lanciato oltre i confini, e oggi la sua Calabria silenziosa può vantare un figlio che ha conquistato il mondo scientifico. Roccaforte del Greco si svuota, eppure non muore. Perché dentro le pietre e le case chiuse resta la memoria delle generazioni, il segreto delle radici, la prova che dai luoghi più dimenticati nascono le menti più ardite. Carmelo Nucèra ne è la prova vivente: un ragazzo delle montagne aspromontane, con lo sguardo rivolto all’infinito della scienza, capace di trasformare il piccolo in grande, il silenzio in fama, il sogno in realtà. La storia di Carmelo (che porta il nome di suo nonno) è dunque doppia: parla di scienza, di ricerca, di eccellenza globale. Ma parla anche di Calabria, di montagne e borghi silenziosi, di un’italianità che resiste nonostante tutto. Una storia che ci ricorda, con forza e poesia, che il destino dei piccoli paesi è anche il destino delle menti che li abitano, e che da queste radici, spesso trascurate, possono nascere voci capaci di farsi sentire in tutto il mondo. Luigi Palamara Giornalista e Artista Aspromontàno #carmelonucera #harvard #tiroide #roccafortedelgreco #aspromonte ♬ suono originale - Luigi Palamara

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