"Contenuti, non confidenze: il tempo della verità è ora"
di Luigi Palamara – Editoriale inaugurale
Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano, pochi ascoltano e quasi nessuno distingue il pensiero dalla chiacchiera. Ci si prende la libertà di entrare nella vita altrui con la naturalezza invadente di chi bussa ma non aspetta risposta. Ci si accanisce sul personale con la stessa leggerezza con cui si cambia canale: senza aver chiesto permesso, senza aver meritato la confidenza.
E allora è necessario dirlo, con nettezza: non valete nulla e fate solo perdere tempo.
Il tempo – bene raro e non rinnovabile – va speso in ciò che conta: le idee, i contenuti, le opinioni motivate. Non le frasi a effetto, non le insinuazioni, non il pettegolezzo travestito da critica. A noi interessano le parole che costruiscono, non quelle che consumano. Le opinioni, tutte, vanno rispettate quando affondano le radici nella sostanza. Ma chi si muove fuori da questi confini – chi preferisce lo sberleffo alla riflessione – non merita attenzione. Non merita spazio.
In questo spirito nasce Carta Straccia, testata che prende il nome dalla più umile delle definizioni giornalistiche – e la ribalta. Non per provocazione, ma per vocazione. Perché ciò che ieri era carta inutile, oggi può diventare veicolo di verità.
Carta Straccia è bocca per chi non ce l’ha.
È palco per le idee, argine al chiacchiericcio.
È una sfida: sui contenuti, sulla competenza, sul talento, anche su quello che manca ma che si cerca.
Non cerchiamo consensi facili. Cerchiamo verità. E la verità, si sa, spesso è scomoda, scostante, ruvida. Ma è l’unica che valga la pena inseguire.
Le chiacchiere da bar le lasciamo a chi ha tempo da perdere. Noi, il nostro, abbiamo deciso di usarlo per pensare. E per scrivere.
Luigi Palamara
@luigi.palamara "Contenuti, non confidenze: il tempo della verità è ora" di Luigi Palamara – Editoriale inaugurale Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano, pochi ascoltano e quasi nessuno distingue il pensiero dalla chiacchiera. Ci si prende la libertà di entrare nella vita altrui con la naturalezza invadente di chi bussa ma non aspetta risposta. Ci si accanisce sul personale con la stessa leggerezza con cui si cambia canale: senza aver chiesto permesso, senza aver meritato la confidenza. E allora è necessario dirlo, con nettezza: non valete nulla e fate solo perdere tempo. Il tempo – bene raro e non rinnovabile – va speso in ciò che conta: le idee, i contenuti, le opinioni motivate. Non le frasi a effetto, non le insinuazioni, non il pettegolezzo travestito da critica. A noi interessano le parole che costruiscono, non quelle che consumano. Le opinioni, tutte, vanno rispettate quando affondano le radici nella sostanza. Ma chi si muove fuori da questi confini – chi preferisce lo sberleffo alla riflessione – non merita attenzione. Non merita spazio. In questo spirito nasce Carta Straccia, testata che prende il nome dalla più umile delle definizioni giornalistiche – e la ribalta. Non per provocazione, ma per vocazione. Perché ciò che ieri era carta inutile, oggi può diventare veicolo di verità. Carta Straccia è bocca per chi non ce l’ha. È palco per le idee, argine al chiacchiericcio. È una sfida: sui contenuti, sulla competenza, sul talento, anche su quello che manca ma che si cerca. Non cerchiamo consensi facili. Cerchiamo verità. E la verità, si sa, spesso è scomoda, scostante, ruvida. Ma è l’unica che valga la pena inseguire. Le chiacchiere da bar le lasciamo a chi ha tempo da perdere. Noi, il nostro, abbiamo deciso di usarlo per pensare. E per scrivere. Luigi Palamara #cartastraccia #editoriale #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #lupa ♬ suono originale - Luigi Palamara
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