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San Rocco non perdona. La preghiera.

San Rocco non perdona.  La preghiera.
L'Editoriale di Luigi Palamara 
Abbiamo voluto esserci. Dopo 10 anni di assenza. Punto.

Troppo a lungo abbiamo lasciato la nostra festa in mano agli estranei. Hanno recitato. Hanno mentito. Hanno profanato.

Uno squallore. Uno squallore intollerabile.

San Rocco non è un pupazzo. Non è un palcoscenico. Non è la vanità di chi usa il paese come specchio. È il nostro Santo. È la nostra radice.

Il 16 agosto non è uscito. Ha scatenato un temporale. È stato un segno. Chi non lo capisce, è cieco. O peggio: complice.

Il paese cade a pezzi. L’incuria lo soffoca. L’indifferenza lo uccide. E noi? Zitti. A guardare. A fingere.

Chi tace tradisce. Chi finge tradisce.

San Rocco non ci vuole più. Non siamo degni di lui. Eppure continuiamo a ballare sulla rovina.

Basta. Via gli estranei. Via i profanatori. Via chi non conosce né lo spirito né l’anima di Roccaforte del Greco.

San Rocco, aiutaci tu. Restituisci al tuo popolo il coraggio. O lascialo al suo fallimento.

Luigi Palamara Tutti I diritti riservati 
Roccaforte del Greco 24 agosto 2025

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