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Casa Calabria 100: quando la politica diventa televendita.

Casa Calabria 100: quando la politica diventa televendita.

L'Editoriale di Luigi Palamara


Roberto Occhiuto ha trovato la sua nuova favola da raccontare: “Casa Calabria 100”. Centomila euro per chi vorrà trasferirsi nei borghi spopolati. L’ha annunciata sui social con il tono tronfio di chi crede di aver reinventato la ruota. Ma qui non c’è nessuna ruota, solo fumo. E tanto.

Perché la Calabria non è il Trentino, e non basteranno i soldi europei per trasformare paesi abbandonati in oasi felici. Le case ci sono già, quello che manca è tutto il resto: strade, ospedali, scuole, lavoro. Provateci voi a vivere in un borgo dove per un’ambulanza bisogna aspettare un’ora, e per un treno forse una settimana. Altro che incentivi: qui servono fondamenta, non facciate ridipinte.

Occhiuto, invece, continua a parlare come un imbonitore di fiera. Annuncia, promette, si autocelebra. Ma la Calabria non è un pubblico da incantare con le lucine del luna park. È una terra ferita, che non ha bisogno di chiacchiere né di presidenti-bidoni. Perché alla fine, dietro ogni proclama, resta il nulla.

E c’è di più. Quando un governatore comincia a regalare bonus come se fossero noccioline, significa che non sa più che pesci prendere. O meglio, che i pesci li ha già persi. Le inchieste lo aspettano, e non sarà con “Casa Calabria 100” che se ne libererà.

Dall’altra parte, Pasquale Tridico sceglie la strada più semplice e più difficile insieme: ascoltare. Non regala miraggi, ma presta attenzione. Non urla, ma interroga. In un Paese dove la politica è diventata una televendita, questo basta a sembrare rivoluzionario.

E allora la scelta è brutale, ma limpida: tra un venditore di sogni a rate e chi prova almeno a guardare in faccia la realtà.

Presidente Occhiuto, stia sereno. Non sono i calabresi a doverlo essere: loro non lo sono più da tempo. Lei sì, stia sereno. Perché il vento delle chiacchiere, prima o poi, si spegne. E quando si spegne, resta il silenzio. Quel silenzio che non perdona.

Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 10 settembre 2025

#robertoocchiuto #calabria #editoriale #luigipalamara #politica

@luigi.palamara Casa Calabria 100: quando la politica diventa televendita. L'Editoriale di Luigi Palamara Roberto Occhiuto ha trovato la sua nuova favola da raccontare: “Casa Calabria 100”. Centomila euro per chi vorrà trasferirsi nei borghi spopolati. L’ha annunciata sui social con il tono tronfio di chi crede di aver reinventato la ruota. Ma qui non c’è nessuna ruota, solo fumo. E tanto. Perché la Calabria non è il Trentino, e non basteranno i soldi europei per trasformare paesi abbandonati in oasi felici. Le case ci sono già, quello che manca è tutto il resto: strade, ospedali, scuole, lavoro. Provateci voi a vivere in un borgo dove per un’ambulanza bisogna aspettare un’ora, e per un treno forse una settimana. Altro che incentivi: qui servono fondamenta, non facciate ridipinte. Occhiuto, invece, continua a parlare come un imbonitore di fiera. Annuncia, promette, si autocelebra. Ma la Calabria non è un pubblico da incantare con le lucine del luna park. È una terra ferita, che non ha bisogno di chiacchiere né di presidenti-bidoni. Perché alla fine, dietro ogni proclama, resta il nulla. E c’è di più. Quando un governatore comincia a regalare bonus come se fossero noccioline, significa che non sa più che pesci prendere. O meglio, che i pesci li ha già persi. Le inchieste lo aspettano, e non sarà con “Casa Calabria 100” che se ne libererà. Dall’altra parte, Pasquale Tridico sceglie la strada più semplice e più difficile insieme: ascoltare. Non regala miraggi, ma presta attenzione. Non urla, ma interroga. In un Paese dove la politica è diventata una televendita, questo basta a sembrare rivoluzionario. E allora la scelta è brutale, ma limpida: tra un venditore di sogni a rate e chi prova almeno a guardare in faccia la realtà. Presidente Occhiuto, stia sereno. Non sono i calabresi a doverlo essere: loro non lo sono più da tempo. Lei sì, stia sereno. Perché il vento delle chiacchiere, prima o poi, si spegne. E quando si spegne, resta il silenzio. Quel silenzio che non perdona. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 10 settembre 2025 #robertoocchiuto #calabria #editoriale #luigipalamara #politica ♬ suono originale - Luigi Palamara

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