La sfida di Franco Sarica: sanità, lavoro e infrastrutture per una Calabria che corre
L'Editoriale di Luigi Palamara
A Reggio Calabria torna a farsi sentire una voce che intreccia esperienza amministrativa e passione civile: quella di Franco Sarica. Medico, ginecologo, già assessore ai Lavori Pubblici, oggi sceglie di rientrare in politica non come atto di ambizione personale, ma come gesto di responsabilità verso la sua terra.
In un tempo in cui molti fuggono, Sarica decide di restare. E non solo: di rimettersi in gioco. Lo fa parlando di sanità, prima emergenza calabrese, con la concretezza di chi la conosce dall’interno. Lo fa parlando di giovani e lavoro, con la consapevolezza che senza futuro non c’è comunità. Lo fa parlando di infrastrutture, perché senza strade, ferrovie e collegamenti non esiste sviluppo.
Nelle sue parole c’è la lucidità dell’amministratore e la passione di chi crede ancora che la politica sia servizio. Ma c’è soprattutto una frase che racchiude lo spirito del suo impegno: la Calabria deve smettere di essere la terra della partenza e diventare la terra del ritorno. È un’immagine forte, quasi un manifesto.
Non proclami fumosi, ma tre priorità nette: sanità, lavoro, infrastrutture. Montanelli avrebbe parlato di “politica coi piedi per terra”. Fallaci avrebbe sorriso di fronte alla schiettezza con cui Sarica rivendica la necessità di affidare la sanità a chi la conosce davvero, non a improvvisati.
In questo tempo di voci sorde e di facce consunte, la sua candidatura è una sfida: quella di riportare serietà e concretezza nel dibattito pubblico. Non sarà facile. Ma – come ripete lo stesso Sarica citando l’esperienza con Peppe Scopelliti – “non dobbiamo più rincorrere, dobbiamo correre”.
Luigi Palamara
Tutti i diritti riservati
Reggio Calabria 12 settembre 2025
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@luigi.palamara La sfida di Franco Sarica: sanità, lavoro e infrastrutture per una Calabria che corre L'Editoriale di Luigi Palamara A Reggio Calabria torna a farsi sentire una voce che intreccia esperienza amministrativa e passione civile: quella di Franco Sarica. Medico, ginecologo, già assessore ai Lavori Pubblici, oggi sceglie di rientrare in politica non come atto di ambizione personale, ma come gesto di responsabilità verso la sua terra. In un tempo in cui molti fuggono, Sarica decide di restare. E non solo: di rimettersi in gioco. Lo fa parlando di sanità, prima emergenza calabrese, con la concretezza di chi la conosce dall’interno. Lo fa parlando di giovani e lavoro, con la consapevolezza che senza futuro non c’è comunità. Lo fa parlando di infrastrutture, perché senza strade, ferrovie e collegamenti non esiste sviluppo. Nelle sue parole c’è la lucidità dell’amministratore e la passione di chi crede ancora che la politica sia servizio. Ma c’è soprattutto una frase che racchiude lo spirito del suo impegno: la Calabria deve smettere di essere la terra della partenza e diventare la terra del ritorno. È un’immagine forte, quasi un manifesto. Non proclami fumosi, ma tre priorità nette: sanità, lavoro, infrastrutture. Montanelli avrebbe parlato di “politica coi piedi per terra”. Fallaci avrebbe sorriso di fronte alla schiettezza con cui Sarica rivendica la necessità di affidare la sanità a chi la conosce davvero, non a improvvisati. In questo tempo di voci sorde e di facce consunte, la sua candidatura è una sfida: quella di riportare serietà e concretezza nel dibattito pubblico. Non sarà facile. Ma – come ripete lo stesso Sarica citando l’esperienza con Peppe Scopelliti – “non dobbiamo più rincorrere, dobbiamo correre”. Luigi Palamara Tutti i diritti riservati Reggio Calabria 12 settembre 2025 #francosarica #politica #reggiocalabria #calabria #candidato ♬ suono originale - Luigi Palamara
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