Operazione Nostalgia, in 20 mila riempiono lo stadio “Granillo”
Il sindaco Falcomatà: «Serata dalle forti emozioni. Reggio si conferma una piazza per eventi di livello mondiale»
«E’ stata una serata che ci ha regalato forti emozioni. Ancora un volta, Reggio ha dimostrato di essere una piazza innamorata del calcio, capace di accogliere eventi di livello mondiale». Il sindaco Giuseppe Falcomatà è entusiasta dell’evento “Operazione nostalgia” che ha coinvolto il presidente della Fifa, Gianni Infantino, reggino onorario, e numerosi fuoriclasse del calcio internazionale.
«Rivedere il “Granillo” pieno - ha detto Falcomatà - con famiglie e bambini felici sugli spalti, con tifosi di ogni squadra e magliette di ogni colore e campione, ci ricorda quanto lo sport sia uno straordinario collante sociale e culturale. Ringrazio gli organizzatori di “Operazione Nostalgia” per aver scelto la nostra città. Abbiamo vissuto una festa che, a lungo, resterà impressa nella memoria dei reggini».
La città ha risposto alla grande. Quasi 20 mila spettatori, gradinate piene come non si vedeva da tempo, un entusiasmo che ha saputo descrivere alla perfezione la grande passione per il football e la voglia di far riemergere la Reggina dai campi polverosi del dilettantismo. Perché, se è vero che il passato l’ha fatta da padrone in quella che, a più riprese, è stata definita dal pubblico come «una serata indimenticabile», è al futuro che si è rivolta la speranza dei presenti, dai tifosi agli amministratori locali, dalle autorità istituzionali ai massimi dirigenti della squadra amaranto assiepati in tribuna.
L’atmosfera, dunque, è stata quella delle grandi occasioni: cori, applausi, bandiere, famiglie intere unite dal filo della memoria sportiva. Uno spettacolo che, inevitabilmente, ha condotto il pensiero ai fasti della Reggina in Serie A, quando l’erba del “Granillo” veniva calpestata da campioni internazionali come Roberto Baggio, Francesco Totti o David Trezeguet e la città si colorava, ogni domenica, di amaranto. E’ stato bello, poi, riconoscere, in mezzo al campo, le gesta di chi la maglia amaranto l’ha sudata e onorata, a partire da Ciccio Cozza e Simone Perrotta, passando per David Di Michele, Nicola Amoruso, Rolando Bianchi, Jorge Vargas, Ivan Franceschini, Massimo Taibi, Giacomo Tedesco, German Denis, Giandomenico Mesto, Alessandro Lucarelli, Dayo Oshadogan, Bruno Cirillo, Luigi Garzya e Franco Brienza.
Al termine della gara, tra sorrisi e selfie con i protagonisti, il pubblico ha lasciato lo stadio con la consapevolezza di aver partecipato a qualcosa di speciale. Una serata che ha sì celebrato le leggende del calcio italiano, ma ha ricordato a tutti la bellezza dello sport come occasione di comunità, appartenenza e speranza per il futuro.
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